Tonali, clamorosa confessione: “Ho scommesso sul Milan”, rischia tutto

Tonali, la confessione sulle scommesse sul Milan

Tonali, la confessione sulle scommesse sul Milan (Getty Images) - calcioinpillole.com

La Gazzetta dello Sport fornisce dettagli clamorosi sulla confessione di Sandro Tonali alla Procura di Torino avvenuta ieri. L’ex Milan rischia grosso

Il caos scommesse che si è abbattuto sul calcio italiano continua a tenere banco in maniera decisiva. Dopo la squalifica a Nicolò Fagioli di 12 mesi (7 più 5) grazie al patteggiamento, è l’ora della verità per Sandro Tonali. L’ex Milan ha fretta di risolvere la questione, di dire tutta la verità e liberarsi dal peso enorme della questione. Ieri, è stato ascoltato dalla Procura di Torino. Un interrogatorio di circa tre ore, in cui il centrocampista azzurro ha rivelato delle verità scottanti. A riportarle oggi è la Gazzetta dello Sport. Tonali ha ammesso di aver scommesso anche sul Milan. Un’autodenuncia che ha del clamoroso, e che potrebbe configurarsi nel reato di illecito sportivo secondo cui l’articolo 30 del Codice che lo regola parla di “compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”. Ma Tonali avrebbe sempre e solo scommesso sul Milan vincente o su altri risultati in sua assenza.

Tonali, cosa rischia davvero

Dunque, le puntate di Tonali sul Milan non avrebbero nulla a che vedere con le sue prestazioni sul campo. Per questo l’articolo contestato è il numero 24 del Codice di giustizia sportiva. Lo stesso che punisce i giocatori che scommettono sulle partite di calcio in generale. Per questo tipo di infrazione, la pena minima è di tre anni di squalifica. Sandro vorrebbe fare lo stesso percorso di Fagioli, dunque quello del patteggiamento con tempi brevi, ma ci sono delle differenze decisive. Innanzitutto, se le confessioni di Tonali fossero confermate, la sanzione iniziale della Procura sarebbe la squalifica di 3 anni e mezzo o 4. La pena verrebbe poi automaticamente dimezzata con il patteggiamento pre-deferimento. Dato che il giocatore del Newcastle ha collaborato sono ipotizzabili 12 mesi di squalifica sul campo e 6 mesi di prescrizioni alternative. Pena superiore a quella dello juventino, che invece ha dichiarato di essere affetto da ludopatia.