Tonali, il suo psichiatra: “Le scommesse diventano la cura all’angoscia. Vi spiego la sua ludopatia”

Tonali, dichiarazioni cruciali del suo psichiatra: la spiegazione alla ludopatia

Tonali, dichiarazioni cruciali del suo psichiatra: la spiegazione alla ludopatia (Getty Images) - calcioinpillole.com

A La Gazzetta dello Sport è intervenuto lo psichiatra di Sandro Tonali. Il medico ha rivelato dei dettagli cruciali sulla ludopatia del giocatore

Ogni giorno fuoriescono nuovi dettagli sul caso scommesse che sta riguardando il calcio italiano. C’è sempre più stupore attorno alla vicenda che ha coinvolto giovani promesse del nostro panorama sportivo come Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Sono pronti ad uscire altri nomi, e tutto ciò fa paura. La ludopatia di questi ragazzi è il vero centro dello scandalo. Perché giovani atleti che hanno tutto dalla vita si perdono nel vortice di una vera e propria malattia? I dettagli venuti a galla sulla mania di scommesse di Fagioli e Tonali ha generato panico e paura. E’ davvero fatto di questo il nostro calcio? A spiegare diversi aspetti della questione ludopatica è stato lo psichiatra di Sandro Tonali, calciatore ex Milan oggi in forza al Newcastle. Gabriele Sani ha rilasciato delle dichiarazioni cruciali a La Gazzetta dello Sport.

Tonali, ecco perché scommetteva

Gabriele Sani, direttore del dipartimento di psichiatria clinica e d’urgenza del Policlinico Gemelli, è oggi lo psichiatra di Sandro Tonali, lo stesso calciatore coinvolto nel caso scommesse e che ha destato stupore per aver giocato anche sui risultati della propria ex squadra, appunto il Milan. Il dottor Sani ha spiegato alcuni tratti del ludopatico, sviscerando quelli dell’ex rossonero: “Il ludopatico ha una sua ritualità, segue una sequenza scaramantica. Sandro scommetteva sul Milan vincente per questo. Faceva parte del suo rito portafortuna, si chiama ‘pensiero magico’”.

Lo psichiatra ha anche spiegato perché un giovane calciatore si spinge così oltre, non trovando più il filo logico delle proprie azioni: “Un giovane calciatore ha stress e responsabilità che derivano dalle pressioni esterne, dall’attenzione mediatica. Situazioni che possono generare angoscia e attivare un meccanismo disfunzionale per cui la ‘cura’ diventa l’adrenalina delle scommesse. Diventa un qualcosa di cui non poter più fare a meno, un comportamento compulsivo, incontrollabile, in cui il guadagno eventuale non c’entra assolutamente niente”.

Ma il dottor Sani è speranzoso su Tonali, sicuro che possa tornare più forte di prima una volta liberatosi dal peso della malattia: “Se è arrivato dove è arrivato nonostante questo fardello, una volta che se ne sarà liberato potrà a maggior ragione esprimere il proprio potenziale come e forse meglio di prima. Ha un’immagine potente e la condivisione permetterà a molti giovani di riconoscersi in lui, nella sua malattia e iniziare ad affrontarla”.