Torino, Juric avvisa: “Ci mancano i giocatori! Vagnati? Contento della reazione”

Sta per ricominciare la Serie A, domani il via ufficiale, e ricominciano di conseguenza le conferenze stampa pre partita degli allenatori. Chi ha parlato per il Torino è stato Ivan Juric, che esordirà domani alle 20:45 contro il Monza. Ecco di seguito le sue parole riportate da Gianluca Di Marzio.

Torino, le parole di Juric in conferenza stampa

Sul ritiro

“C’è stata di mezzo la vacanza, poi un ritiro davvero brutto, nel senso che abbiamo avuto pochi giocatori e non era facile lavorare. Eravamo molto concentrati sul lavorare con i giocatori che c’erano, sperando che la squadra si completasse per prepararsi bene”.

Sulla completezza della rosa

“La squadra è incompleta proprio a livello numerico e di struttura. Sono contento per i nuovi arrivi, penso che l’andazzo sia come l’anno scorso: giocatori che sulla carta sono ottimi ma hanno fatto fatica negli ultimi anni. Noi ci auguriamo che i vari Radonjic, Vlasic e Miranchuk, che negli ultimi o nell’ultimo anno hanno fatto male, allora qui possano dare gran contributo. Lazaro uguale. Mancano ancora delle cose, il mercato è lungo, ma è certo che i giocatori non siano figurine, ci vuole lavoro. Abbiamo 40 giorni che abbiamo buttato al vento per lavorare al meglio ed essere più pronti”.

Juric su Monza-Torino

“Stroppa ha il suo gioco. Hanno messo dentro giocatori importanti, è rimasta una buona base e hanno continuato a lavorare sugli stessi concetti. Ci aspetta una partita difficilissima, loro palleggiano bene, vediamo come riusciamo a rispondere. Mi aspetto una gara impegnativa, non so come rispondiamo a questo tipo di partite”.

I giocatori che mancano

“Ci mancano giocatori, è andato via Bremer che è il miglior difensore della Serie A e non è arrivato nessuno. È difficile mettere giocatori dentro e dire ‘vai, presentati’, i giocatori hanno bisogno di tempo per assimilare. Ci mancano giocatori sia a centrocampo che dietro. Davanti sono arrivati Vlasic e Miranchuk, che hanno fatto bene ma possono fare meglio di quanto fatto negli ultimi anni. Ma abbiamo aumentato la concorrenza”.

Juric Torino
(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il rapporto attuale con Vagnati

“Sono contento della reazione di Davide di quel giorno, ho visto uno che vuole reagire e lottare con grinta. Serve questo alla squadra. Sono contento, perchè a volte ho avuto la sensazione che fosse un muro di gomma, che passava sopra alle cose. Il rapporto è ottimo, normale”.

Su Lukic capitano

“È da sei anni qui. L’anno scorso ha fatto un salto di qualità nella personalità e nel modo di allenarsi. Mi è sembrata una scelta abbastanza naturale, sia per militanza che modo di essere”.

Sulla gerarchia in porta

“Abbiamo valutato entrambi i portieri, in questo momento andiamo su Vanja che sta facendo benissimo in ritiro e ha fatto bene nelle ultime partite. Sarà lui titolare”. 

Sulle gerarchie sulle fasce

“Sulle fasce siamo apposto, sono tutti destri ma si possono adattare a sinistra, ho più opzioni. L’unico fisso che rimane a destra è Singo, per gli altri vedo come stanno”. 

Juric sulla vittoria del Torino in Coppa Italia contro il Palermo

“Non ho visto una partita che mi è piaciuta. Abbiamo lavorato su alcune cose questa settimana. Ho avuto l’impressione che siamo ancora indietro su alcune cose, come la pressione. Per competere in Serie A la squadra deve essere altra roba”.

Sei deluso sulla situazione attuale della squadra?

“L’anno scorso siamo riusciti ad abbassare tantissimo il monte ingaggi. Sono andati via tantissimi giocatori con stipendi altissimi e sono arrivati ragazzi che guadagnano 3-4 volte di meno. Poi magari prendiamo giocatori in prestito che guadagnano tanto, ma stiamo sistemando i conti. La società è contenta del risultato, ha alzato il livello. Io mi concentro molto sulla squadra, faccio il mio. I ragazzi mi rispondono bene, lavorano come cani. Cercheremo di farli crescere. Anche parlando col Presidente mi sembra tutto chiaro, poi ci sono dinamiche su cui non posso influire. Non sono deluso, lavoro con grandissimo entusiasmo anche con le difficoltà, visti alcuni giocatori mancanti, ma non sono deluso. Su alcune cose si mette una pietra sopra, è inutile fare bordello, io cerco di fare bene il mio allenando”.

Dietrofront sull’obiettivo europeo del Torino

“Europa? Mi sono allargato. Per essere sincero: uno lavora e diventa entusiasta, inizi a vedere le cose in un modo. Per fare questo lavoro ci vuole tanta energia, è molto emotivo. Penso che l’anno scorso sia stato difficilissimo per dispendio energetico. Lavoriamo con una calma e serenità allucinante. Si può lavorare benissimo. Succede che prendi a cuore certe situazioni e voli. Poi prendi due schiaffi e ti abbassi”. 

Sull’assenza di Belotti

“È una grande persona, ha ancora tanto da dare come giocatore. Ha dato tanto al Torino per anni, ora magari aveva bisogno di prendere un’altra strada ed è una decisione rispettabile”.

Sull’inserimento di Miranchuk

“Miranchuk arriva da Gasp e ha un vantaggio, perché ha già certi concetti ed è molto più semplice inserire lui che magari un altro giocatore che arriva da un altro modo di giocare. Si troverà subito bene anche se ha giocato pochi minuti”.

Juric sugli obiettivi del Torino

“Perdendo Bremer perdi un fuoriclasse. Ma arriveranno giocatori che sostituiranno quelli vecchi. Non so quale possa essere l’obiettivo. È difficile dare un obiettivo come possono fare altre squadre allo stato attuale”.

Le gerarchie sulla trequarti

“Radonjic e Vlasic a destra e Linetty e Miranchuk a sinistra? Dipende se giochi contro una difesa a 3 o a 4. Ilkhan è un ragazzino giovane ma anche lui può essere inserito lì e fare bene”. 

È dispiaciuto per la lite con Vagnati?

“Ma è stato bellissimo, è l’essenza di tutte le cose. L’ho provocato così tanto che quando ha reagito ho detto: ‘oh, finalmente!’. Poi il mondo l’ha ripreso e tutti pensavano chissà cosa ma io credo che sia stato un bel momento anche per Davide, così come per la sua carriera”.