Torino, Juric: “Pellegri non ce la fa, normale pensare ai Mondiali”

Torino Juric

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il tecnico del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. I granata arrivano dalla vittoria casalinga contro la Sampdoria e sono noni in classifica con ambizioni di accorciare sull’Udinese. Nella trasferta nella capitale, però, mancheranno alcuni giocatori importanti.

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Le parole di Juric prima di Roma-Torino

Sulla Roma: “Hanno fatto buone partita, hanno dominato il derby, ma non stanno arrivando i risultati. Troveremo una Roma motivatissima e pronta, con grandi giocatori e difficile da affrontare specialmente all’Olimpico.”

Su Pellegri: “Non ce la fa. E’ fuori anche Lukic, mentre Sanabria sta meglio e ha fatto un po’ di allenamenti facendo bene. Per Pellegri è sempre la caviglia. Non sono classiche distorsioni, ma contusione ossea: c’è edema dentro, in certi movimenti sente fitte e non riesce. Oggi ha provato, ma poi si è fermato ed è uscito.”

Sui 500 giorni al Torino: “Non è male dai. Spero di continuare e fare ancora meglio. 500 giorni sono tanti.”

Su Mourinho: “E’ un top allenatore. Tanti anni fa ha scritto qualche libro, in quel momento era innovativo. Il suo metodo di lavoro era interessante, come divideva la settimana di lavoro e usava termini diversi. Erano molti calcistici, è stato un libro bello e interessante. Ma era tanti anni fa, quel libro mi è piaciuto tantissimo.”

Sulle differenze di atteggiamento prima dei Mondiali: “Vedendo Lukic l’altro giorno è stato scemo: aveva male al polpaccio, ha rischiato il Mondiale. Adesso ci pensano un po’, la mia sensazione è questa: ti arriva una volta nella vita, qualche pensiero lo sto facendo anche io.”

Su ipotetiche variazioni nel 2023: “Ci sono moduli con cui noi possiamo affrontare le altre squadre, altri moduli invece no perché dovresti stravolgere tutto. Non siamo costruiti come quinti: Lazaro è difficile che faccia il terzino puro, ma ci sono moduli con cui possiamo giocare a quattro dietro. Lo posso provare, ma in questo periodo con il Mondiale non potrò farlo. Mi basta e avanza ciò che fa Miranchuk. Con il 4-2-3-1 attacchi meno con i centrocampisti, ma non crei superiorità e diventa un gioco un po’ più tattico. Contro certi moduli si può fare.”

Sull’ipotesi di scelte diverse guardando al Mondiale: “Quello no, ma è normale pensarci. So che per loro significa tanto, ma è normale ed è umano. Le scelte le faccio a prescindere, ma non è che escludo uno perché va al Mondiale. Non siamo a questi livelli.”

Su qualche giocatore non concentrato: “No. Radonjic ha fatto una grande partita così come Vlasic e Rodriguez, da quel punto di vista abbiamo avuto risposte positive.”

Sull’attacco senza punte: “Ci sono partite e partite. Sanabria sta meglio e dobbiamo decidere, ma difficilmente fa tutti i 90 minuti. Dobbiamo vedere se farlo iniziare o inserirlo a gara in corso.”

Su Zima in mezzo: “E’ una soluzione. E’ un ragazzo splendido, deve crescere ma siamo contenti per il giocatore e per la persona.”

Sul poco spazio per Brekalo, Praet e Belotti via dal Torino: “Brekalo e Belotti volevano altre esperienze. Ci sono due pensieri: anche Vlasic, Miranchuk e Radonjic ce li hanno regalati, sono venuti gratis e stanno facendo bene. O le altre sono più forti di noi, oppure qui riusciamo a farli rendere bene. La verità è a metà, non è che sono fenomeni adesso o altro. I tre nuovi hanno una volontà pazzesca di rendere, mi facilita tutto. Non è che uso motivazioni speciali, sono loro che lavorano e vogliono mettersi in mostra. Vlasic e Radonjic volevano venire qui per andare al Mondiale e ce l’hanno fatta. Il calcio inglese è superiore, qui vogliono dimostrare che possono giocare a buoni livelli.”

Sul programma durante i Mondiali: “Due settimane di riposo, poi avremo 30 e passa giorni per migliorare le cose. Che sono tante. E speriamo che Schuurs non debba essere operato. Può essere una sosta utile per crescere sulle cose su cui siamo indietro.”

Su Ricci: “Sono stracontento per la sua convocazione. Qui c’è un gruppo di volontà di migliorarsi, lui sta crescendo senza perdere le sue caratteristiche. Mi auguro che anche altri, ne ho due o tre in testa, che arrivino anche loro in Nazionale.”

Su Schuurs: “Lunedì vede uno specialista e si vedrà. Ci auguriamo che non venga operato, perché altrimenti sarebbe uno stop lungo.”

Su Belotti: “Ho un bel ricordo, è un ragazzo di cuore che non si è mai tirato indietro. Voleva provare altre esperienze, ma il ragazzo ha avuto un comportamento da 10 ed è un piacere rivederlo.”