Torino-Juventus, Allegri respira ma piano a parlare di svolta

Torino Juventus

(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

La Juventus ha fatto il suo il derby della Mole contro il Torino grazie ad una zampata di Vlahovic a poco più di un quarto d’ora dal termine. Tre punti che sono ossigeno pure per Massimiliano Allegri, tecnico sempre più sulla graticola nonostante le voci rassicuranti del presidente Agnelli e vicino al primo storico mancato passaggio agli ottavi di finale di Champions League. Un successo che rappresenta un primo importante passo di una risalita che avrà però bisogno di altre prove concrete.

Torino-Juventus, Allegri soddisfatto ma c’è molto da migliorare 

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

I 16 punti in classifica continuano a rappresentare un bottino magro per una squadra che era partita con ben altre ambizioni e con la voglia finalmente di tornare a recitare un ruolo da protagonista. La compattezza mostrata nel derby, tanto cara ad Allegri, può essere un buon punto di partenza ma la prossima gara contro l’Empoli, seguita da quella col Lecce, serviranno a dare maggiori risposte e a capire se la sosta, dopo la quale si rivedranno con ogni probabilità Pogba e Chiesa, potrà essere utile per una seconda parte di stagione da protagonista almeno in Italia. Difficile, se non impossibile, ipotizzare oggi una clamorosa rimonta stile 2015-2016 ma l’importante è cercare di creare i giusti presupposti. Nel calcio mai dire mai.

Torino-Juventus, l’analisi di Allegri non lascia spazio ad interpretazioni

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

“Oggi abbiamo fatto una partita ordinata, stando dietro la linea della palla. Sono contento, è la prima vittori in trasferta. Le ultime 5 partite non avevamo nemmeno segnato. Mi dispiace per l’ultimo periodo ma si incastrano situazioni che non si possono controllare. Abbiamo fatto un passettino. Spartiacque? Uno con la Salernitana che ha dato il via ad una settimana non facile, in quei momenti lì bisogna essere bravi. Oggi trovare il migliore è difficile, ero molto sereno in panchina perchè stavamo facendo una partita seria. Potevamo fare meglio ma cresceremo. Alla fine del primo tempo gli avevo detto che i due attaccanti avevano il sopravvento sui difensori avversari. Kean ha fatto una buona partita, meritava il gol. Sono entrati bene anche Milik e Paredes. Solo così possiamo risalire ma oggi è solamente l’inizio. Volevamo giocare sulle punte, soprattutto sulla seconda con la seconda che gli girava intorno. Affrontavamo un Torino tosto, più duelli vinci più porti a casa le partite. Il calcio si è evoluto ma le giocate contano. Stasera la difesa ha fatto bene, sia con Bremer che con Bonucci. Bisogna essere aggressivi, abbiamo marcato bene dentro l’area. Vlahovic? Aldilà del gol oggi ha fatto una partita tecnica importante, ha 23 anni e deve crescere. Migliorano quelli anziani, figuriamoci i giovani. Ritiro? No, torneremo a casa, lo avevo detto ai miei ragazzi. Se lo sono meritato”.