Venezia, Zanetti: “Io l’allenatore più giovane, ma vi farò divertire”

Photo Paola Garbuio/LaPresse

Nella scorsa stagione è riuscito nell’impresa di portare il Venezia in Serie A ed ora si appresta ad iniziare il massimo campionato italiano con la targhetta di “allenatore più giovane” tra i suoi 19 colleghi (lo era stato anche in Serie C ed in Serie B). Paolo Zanetti, 38 anni, ha parlato della sua filosofia di gioco sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, con un unico obiettivo, quello di far divertire tutti: “Non sono un predestinato, ma sono abituato a questa condizione: ho iniziato molto presto, sono arrivato in Serie A scalando tutte le categorie. Mi inorgoglisce essere il più giovane, sono arrivato qui facendo la gavetta, senza che nessuno mi abbia regalato niente. Sarò un debuttante, è vero, ma ho un po’ di esperienza alle spalle“.

Una continua evoluzione, quella di Paolo Zanetti, sia nel gioco che nell’identità: “Sono partito giocando in tutti i modi per necessità, perché un allenatore deve conoscere il calcio a 360 gradi. Sono i calciatori che determinano l’identità della squadra, che deve essere comunque ben precisa. Bisogna essere bravi ad adattarsi, lavorando su principi che devono essere fedeli al sistema di gioco. A chi mi ispiro? Ho sempre studiato molto e seguito ed ammirato tutti gli allenatori importanti. E’ importante stare al passo, aggiornarsi. Non ho un tecnico particolare di riferimento, con grande umiltà costruisco la mia identità imparando un po’ da tutti. Quelli che mi divertono di più sono però De Zerbi e Gasperini“.

Ora c’è da affrontare la Serie A, dopo la promozione: “Devo vedere che squadra avrò, siamo un cantiere aperto. Inizialmente dovremo puntare su una identità forte, poi proveremo a cercare varianti. Saremo camaleonti per la proposta offensiva, non in difesa. Vogliamo trarre vantaggio dalla costruzione dal basso, come l’anno scorso. Cercheremo di proporre un calcio divertente, anche se sappiamo che ci sarà da soffrire: gioco offensivo e piacevole.