Venezia, Zanetti: “L’Atalanta fa paura, ma vogliamo la salvezza”

Venezia, Zanetti: “L’Atalanta fa paura, ma vogliamo la salvezza”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Sabato alle 15:00 il Venezia ospiterà l’Atalanta allo Stadio Pier Luigi Penzo per disputare la gara valevole per il 34° turno di Serie A. I padroni di casa vanno a caccia di fondamentali punti salvezza, mentre i bergamaschi cercano una vittoria che manca dal 20 marzo contro il Bologna. Oggi il tecnico dei lagunari Paolo Zanetti ha presentato la partita in conferenza stampa. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni riportate da TMW.

Venezia-Atalanta, Zanetti presenta il match

L’allenatore del Venezia ha cominciato la sua intervista parlando delle condizioni fisiche dei calciatori presenti nella sua rosa: “Modolo ha un problema al menisco abbastanza particolare, non sono troppo esperto con le cose mediche ma ormai ho imparato qualcosa anche seguendo quanto successo a Romero. Stiamo provando a fare una terapia, ci diamo tempo fino a settimana prossima, salterà anche questa gara. Se la prossima settimana non si riprenderà andrà operato e finirà la stagione. Vacca ancora non ci sarà ma penso che se la gara con la Salernitana si disputerà mercoledì prossimo ci sarà già per quella gara. Kiyine e Haps sono squalificati. Caldara e Crnigoj hanno avuto un fastidio muscolare ma sono recuperabili. Cuisance e Sigurdsson sono recuperati, portiamo via con noi Issa Bah, sta facendo bene con la Primavera, ha qualità interessanti e lo aggrego”.

Sulla Salernitana: “Ora con la Salernitana abbiamo le stesse partite e gli stessi punti, non abbiamo mai fatto la corsa su di loro e sul Genoa, ora siamo tutte e tre a 22 e siamo a caccia della salvezza. Il calendario è più o meno difficile per tutti, chi come noi ha big subito, chi le incontrerà. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare, su quello che è stato sbagliato c’è l’estate per parlarne. Ora ci sono due gare proibitive sulla carta per noi, ma sono da giocare e bisogna tirare fuori lo spirito di sopravvivenza, che può farti fare imprese impossibili. Dobbiamo dare l’impressione di dare tutto per cercare di centrare l’obiettivo che attualmente è difficile da pensare, per quello che non abbiamo fatto noi, non dobbiamo andare a prendere scuse dagli altri e come noi parlo di tutto il nostro club, con responsabilità condivise. Per i processi ci sarà tempo, ora è tempo di giocare, recuperare i nostri giocatori e scendere in campo con i nostri migliori giocatori”.

Spezia-Venezia
(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)


Sulla sfida d’andata contro l’Atalanta:
In Coppa Italia contro la stessa squadra abbiamo fatto una gara diversa. In campionato siamo andati là con paura, in quel momento l’Atalanta dava tre o quattro gol a tutti. Ogni volta che avevamo palla sbagliavamo qualcosa. Un po’ come abbiamo fatto a Torino nel primo quarto d’ora, siamo in Serie A e alcuni ragazzi ragazzi in certe partite e certi stadi stanno facendo esperienza, però fare esperienza ti porta a fare qualche partita sbagliata, spero non riaccada più di vedere certi errori”.

Sulle possibilità del Venezia:Il calcio è fatto di episodi, se nell’occasione che abbiamo creato Henry riesce a portarci in vantaggio non so con l’Udinese come sarebbe andata a finire, poi magari hai la grande parata del portiere avversario o altre cose, ma devi crederci per portare gli episodi dal tuo lato. Dobbiamo lottare come dei Leoni, lo devo alla gente, a voi, al presidente, devo lottare fino all’ultimo respiro, poi a stagione chiusa mi metteranno in croce e dirò ciò che c’è da dire, ma ora dobbiamo lottare”.

Sulla paura che trasmette questa Atalanta in difficoltà: “Impossibile che l’Atalanta non faccia un po’ di paura, è un assurdo mettere in discussione Gasperini, è uno dei migliori, poi capita che una squadra possa avere un momento di difficoltà, capita a tutti, alle piccole come alle grandi. Quindi l’Atalanta ci deve spaventare ma poi dipende che reazione hai da questa paura, se la trasformi in coesione e voglia di fare l’impresa possiamo farcela, se invece ti porta ansia, paura di sbagliare, etc… allora diventa impossibile battere l’Atalanta, è lì che sta la differenza. Ogni gara ha la sua valenza psicologica”.