Verso Inter-Juve, Lucio: “Mi piace il paragone con De Vrij, non ho buoni ricordi della Juve”

Lucio

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Lucio, difensore centrale brasiliano, doppio ex di Inter e Juventus ha presentato la sfida in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: “Inter? È in rifondazione, come normale che sia: quando vendi giocatori tanto importanti, cambi allenatore e filosofia, serve un po’ di tempo, ma già questo inizio ha detto che l’Inter c’è. È una squadra degna della storia del club e può vincere lo scudetto. Intanto è normale che, nell’epoca del covid, si possano averi problemi finanziari, ma l’importante è trovare la strada per uscirne. Per questo non mi ha stupito l’addio di Conte: nessuno può sapere cosa ci sia stato nel suo cuore al momento dell’addio. Adesso stiamo scoprendo Simone Inzaghi: da fuori si vede soprattutto il rapporto che ha con i suoi ragazzi e la voglia di puntare sul bel gioco. Ma anche chi sta sostituendo i campioni ceduti sta dimostrando di non temere la responsabilità. Soprattutto Dzeko. La difesa dell’Inter mi piace tanto così come è: ha grande forza e capacità di costruire anche se dipende sempre dall’atteggiamento della squadra. E mi piace quando paragonano De Vrij a me: lui è quasi il regista della difesa. L’Inter del 2010, quella che ha fatto la storia del calcio, aveva una caratteristica unica: l’unione del gruppo forgiata dall’allenatore. Non c’era ego, c’era la squadra a cui tutti davano il proprio cuore. Si sono viste squadre più ricche e forti di quella, ma nessuna con quello spirito. Ecco, io spero che anche questa Inter abbia la nostra stessa voglia di aiutarsi in campo e di combattere una battaglia in ogni partita. Così supereranno i momenti difficili”.

Sull’esperienza alla Juventus: “Sono andato alla Juve perché in quel momento l’Inter stava ricostruendo, altrimenti non avrei mai lasciato Milano: fui quasi obbligato dalle circostanze. non avevo persone attorno che potevano consigliarmi e non c’erano altre opzioni. A Torino, però, ho trovato il trio di difensori della nazionale italiana e non c’era spazio: non è stato un momento felice, non restano buoni ricordi, e anche per questo l’Inter resta il ”mio” club italiano. Tutto fa comunque esperienza e anche alla Juve mi sono fatto amici come Buffon, Pogba e Pirlo: mi accolsero tutti bene. La Juve può vincere? Ha grandi giocatori, molti campioni d’Europa, ma l’Inter gioca in casa. Questo resta il Clasico italiano, affascinante e difficile per tutti. Una volta in questa partita ho pure segnato io, in Coppa Italia. E ovviamente per l’Inter…”