Vincenzo Italiano, la guida delle Aquile

Spezia Calcio coach Vincenzo Italiano (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Vincenzo Italiano, intervistato dal Corriere della Sera, racconta la sua carriera da allenatore fino alla promozione in Serie A ottenuta con lo Spezia.

Il mister vanta tre promozioni consecutive ai playoff. In cinque anni è passato dall’Eccellenza alla serie A.
Ma il successo, passa anche attraverso le sconfitte, come la retrocessione al primo anno dalla Serie D all’Eccellenza con la Vigontina.
Mi sono dimesso alla fine del girone di andata” dichiara “poi sono stato richiamato ma la situazione era compromessa. È stata un’esperienza molto formativa“.

In seguito solo soddisfazioni per l’ex centrocampista del Verona, con l’Arzignano in D, il Trapani in C e lo Spezia in B: ogni anno un successo, una promozione.
Il mister segnala gli elementi in comune che hanno portato al successo le sue squadre: “L’obiettivo di partenza non è sempre stato quello di vincere. Sono tre le cose che chiedo sempre alle mie squadre, fondamentali per ogni gruppo e società: organizzazione, identità, coraggio“.

La salvezza in A però è una missione più complicata:
È quello che mi ha chiesto il patron dello Spezia, Gabriele Volpi.” racconta Vincenzo Italiano. “Ci siamo visti solo una volta, sul suo yacht per festeggiare la promozione e programmare il futuro. Ma si fa sentire sempre, è presente. Sarà difficile salvarsi, ma ce la giocheremo fino alla fine: sarebbe come vincere un campionato“.

Vincenzo Italiano celebrate promotion to Serie A (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images for Lega Serie B)

Lo Spezia ha avuto non pochi intoppi per preparare la prima stagione in A. Difatti, hanno avuto a disposizione solo tre settimane dopo la promozione, e come se non bastasse, per adesso giocano a Cesena, ancora più lontani dai tifosi. Il problema della pandemia, che può cambiare la stagione da un momento all’altro e l’assenza di Galabinov, attaccante d’esperienza e vero trascinatore della squadra nelle prime giornate.

Come si affronta una situazione del genere?
Con la forza del gruppo. Siamo una delle formazioni più giovane del campionato, ma non faccio distinzioni in base all’età. Pobega, Ricci, Maggiore, Agoume per citarne alcuni, devono credere in se stessi. Vedo in tanti di loro qualità che possono esplodere: devono crederci”.

Ogni tanto si ributta nella mischia?
Il ginocchio non mi permette di andare tanto in giro per il campo, ma in alcune esercitazioni statiche mi presento: toccare la palla è sempre un’emozione unica”.
Lo Spezia con il suo 4-3-3, insieme ad una mediana giovane e di qualità, sta ottenendo risultati e punti importanti. Mister Italiano, nonostante alleni una neopromossa, non rinuncia a proporre calcio invece di giocare “da provinciale”, catenaccio e ripartenza.
La squadra inizia e costruisce la manovra dalla difesa, guidata e capitanata da Claudio Terzi, difensore centrale con oltre 100 presenza in A fra Bologna, Siena e Palermo. L’azione viene affidata poi alla qualità dei centrocampisti, Farias e Agudelo (acquisti d’esperienza e qualità per la prima stagione in A), con l’aiuto di Galabinov, concludono l’azione.
Andrey Galabinov celebrates after scoring goal against Udinese at Dacia Arena (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Le Aquile in questo inizio di stagione occupano la 14°posizione. Con 5 punti messi a referto, grazie alla prima vittoria della storia del club in A contro l’Udinese, e due pareggi ottenuti contro Fiorentina e Parma, lo Spezia gioca a calcio e convince.
Mister Italiano ha le idee chiare e la società segue il suo allenatore, riusciranno a salvarsi alla fine della stagione?