Vincere la Champions League vale più di 80 milioni di euro

(Photo by Manu Fernandez / POOL / AFP) (Photo by MANU FERNANDEZ/POOL/AFP via Getty Images)

Stasera parte la Champions League targata 2020/2021. Come ogni anno, le 32 partecipanti alla fase a gironi verranno via via eliminate fino alla finale, in cui si decreterà la squadra campione d’Europa.

Un sogno, quello di vincere la Champions League, che covano in molti, anzi, tutti. Tutti, infatti, vorrebbero sollevare la coppa dalle grandi orecchie. Vincerla, d’altronde, significa imprimere il proprio nome sulla storia del calcio, entrare nell’olimpo di questo sport e non solo.

Portare a casa la Champions League, oltre ai già citati motivi sportivi, è importantissimo anche dal punto di vista economico. Secondo i dati raccolti da KPMG, infatti, la UEFA mette a disposizione importi fissi di grande impatto.

Si va dai 15,25 milioni per le squadre che escono dalla fase a gironi senza aver raccolto nemmeno un punto agli 82,45 per la squadra che dovesse vincere tutte le partite, finale compresa.

A questi, inoltre, vanno aggiunti i ricavi variabili basati sul valore dei club nei mercati televisivi e secondo il ranking UEFA. Per esempio, nella stagione 2018/2019, il Liverpool campione ha ottenuto 111 milioni di euro, mentre il Barcellona semifinalista 118 grazie a questi ricavi variabili.

Infine, va calcolato l’introito derivante dalla vendita dei biglietti che quest’anno sarà molto deficitario per buona parte delle partecipanti. La UEFA, infatti, permette l’ingresso a spettatori pari al 30% della capienza massima dello stadio, ma in 6 dei 15 Paesi rappresentati nei gironi la capacità è ridotta o, addirittura, nulla.

Un esempio è, ancora, il Barcellona. Sempre nel 2018/2019, i blaugrana hanno incassato 2,96 milioni di euro dalla vendita dei biglietti, mentre in questa stagione raccoglieranno zero, visto il divieto in Spagna di far entrare supporter negli stadi.