1 Football Club, gli interventi di Paolo Bargiggia e Mauro Bergonzi

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Paolo Bargiggia, storico giornalista Mediaset ed opinionista calcistico e Mauro Bergonzi, ex arbitro di calcio e dirigente sportivo, ora club manager dell’Albissola.


PAOLO BARGIGGIA

Sul Milan e la vittoria dello scudetto
“Intanto ha vinto una squadra che nessuno avrebbe dato per favorita. Si è parlato spesso di una squadra troppo giovane e non in grado di trionfare nel nostro calcio. Il Milan ha avuto il merito di conquistare lo scudetto attraverso un gioco europeo, meraviglioso. Se guardi la rosa del Milan, ci sono giocatori tutti tra i 20 e i 24 anni, e in Italia di solito non si considerano giocatori cosi giovani per arrivare ai vertici. C’è una mentalità diversa anche nello scouting. I tifosi del Milan dovrebbero fare un monumento a Boban, e poi a Maldini e Massara, che hanno fatto un grande lavoro. Elliot è riuscito, nel giro di quattro anni, a risanare i conti, vincere uno scudetto ed alzare il valore del club.”

Sul monte ingaggi e il progetto del Milan
“Bisogna riflettere su come impostare un progetto. Qui in Italia si è portati a pensare che se paghi, il più delle volte vinci. Il Milan ha portato un progetto rivoluzionario, che si è basato sulle idee e su uno scouting straordinario, diretto da Monacada. Il Milan agisce acquistando i calciatori per caratteristiche, in base ovviamente al calcio proposto da Pioli. Ha vinto la squadra che ha sbagliato meno e che ha divertito di più. Il Milan è la squadra che ha smesso prima di sbagliare, e che è stata al comando per 23 giornate. ed è riuscita meglio delle altre squadre a gestire i momenti difficili.”

Sull’Inter
“Nessuno si aspettava un’Inter cosi dopo gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi. Inzaghi ne è uscito molto bene, ha conquistato due trofei e ha proposto un bel calcio. Penso che Conte avrebbe vinto anche quest’anno, perchè nei momenti importanti è sempre riuscito a far alzare la testa alla squadra e a vincere. Ha portato il Tottenham in Champions League, prendendolo da una situazione difficile. Il problema dell’Inter è legato alla poca disponibilità economica e la poca possibilità di fare le scelte che vorrebbero. Lo ha detto anche Marotta che il prossimo sarà un mercato difficile, basato sulle occasioni. Bisogna capire se riusciranno a riscattare Perisic, e in rosa hanno delle situazioni non proprio semplici, come quella di Sanchez. Penso che loro saranno costretti a vendere qualcuno, più Bastoni che Lautaro, e cercheranno di stabilizzarsi sul livello più o meno attuale.”

Sulle responsabilità del mancato scudetto del Napoli
“Io penso che le maggiori responsabilità le abbia Spalletti, che comunque in generale ha fatto bene, ma in quel maledetto momento non è riuscito a dare la giusta determinazione e forse anche la giusta preparazione fisica alla squadra. Ovviamente con alcune situazioni volte nel giusto modo le cose sarebbero potute andare diversamente, ma penso che la situazione poteva essere gestita meglio dallo staff tecnico.”

Sulla Juventus
“La stagione della Juve è totalmente fallimentare, alla luce degli investimenti fatti. Ha iniziato male, poi si è ripresa nella parte centrale della stagione e poi, alla fine, ha fatto anche peggio. I numeri sono preoccupanti: Allegri ha fatto meno di Pirlo e Sarri, e ha segnato solamente 57 reti, un cammino di squadra quasi da lotta salvezza. Sulla Juve si può dire che i tifosi non si illudano, perché i Pogba e i Di Maria non basteranno per tornare ai livelli di una volta, perché qui non è una questione di giocatori, ma di idee, e finché Allegri non cambia la sua filosofia, la situazione sarò questa.”

Sulla salvezza della Salernitana
“Salvezza folle quella della Salernitana, ma a Nicola vanno dati i giusti meriti. Lui è uno spiecialista di salvezza, e infatti nell’ultima parte di stagione ha risollevato in maniera enorme la classifica dei campani. Se ci pensi, nell’ultimo mese e mezzo, ha avuto un mese di slancio nonostante i tanti pareggi. Onore e merito a Nicola e ad un ambiente molto caldo, che ha sostenuto la squadra.”

Sulle Romane, l’Atalanta e la Fiorentina
“L’Atalanta fuori da tutto mi sorprende, e soprattutto mi sorprende che la riconferma di Gasperini. A lui era stata proposta la panchina del Genoa, ma ha rifiutato per rimanere all’Atalanta, ma secondo me il suo ciclo è ampiamente finito. La Fiorentina ha fatto un percorso importante, mentre la Lazio ha fatto sicuramente meglio della Roma. Sarri merita più elogi di Mourinho, percgè il portoghese non ha mai espresso un buon calcio.”

Su Juve-Koulibaly e il mercato del Napoli
“Juve su Koulibaly? Non mi risulta, quindi non mi permetto di giudicare la fonte. Dico solo che da quel che so io a Napoli nessuno aveva portato offerte per Koulibaly, e penso che la Juve virerà su Acerbi. Il Napoli adesso sta aspettando la chiamata dell’agente di Ospina per capire la situazione rinnovo, e poi ci sarà un incontro con Mertens. Poi ci saranno settimane di lavoro su Olivera. Hickey, Rogerio e Cambiaso sono le alternative.”


MAURO BERGONZI

Sulle prestazioni degli arbitri nell’ultima giornata
“E stato il miglior Week End di tutto il campionato per gli arbitri, peccato sia arrivata solo all’ultima giornata, ma questa era la gironata dei verdetti, quindi sono contento per i miei ex colleghi. Si sono dimostrati concentrati, attenti e sul pezzo, nonostante il clima incandescente e i match difficili.”

Complimenti agli arbitri della Serie A
“La gestione di Orsato? Sono situazioni in cui bisogna essere li, sul terreno di gioco. Giudicare da esterni è impossibili. Sono situazioni che capsici in campo, ma Orsato ha preso la decisione corretta ma sa solo lui cosa accade davvero. Lui è stato bravo a tenere tutti a bada, in un momento in cui il clima era rovente. Ha avuto una gestione da grande arbitro d’esperienza. Non a caso lui rappresenta gli arbitri italiani a livello internazionale. Complimenti anche a Doveri, che ha arbitrato tutte le partite dello scudetto, ed è di gran lunga il migliore della Serie A. Lui è un ragazzo umilissimo e che ha fatto tanta gavetta, ed ha lavorato duro per essere il numero uno, e se lo merita tutto. Sozza ha fatto il ritorno dei Playoff, ha delle caratteristiche che mi fanno impazzire, è giovanissimo ma è pacato, sereno e tranquillo, ma anche duro e severo. I calciatori lo conoscono già tutti, e sono loro che spesso decidono le sorti di un arbitro, attraverso determinati comportamenti. Altro complimento voglio farlo a Maresca, che ha fatto negli ultimi due mesi un ottimo lavoro, e ieri aveva Venezia-Cagliari, e non era facile.”

Sul rigore Bonucci-Torreira
“Assolutamente si, il rigore c’è. Bonucci è in ritardo ed entra in maniera negligente su Torreira. Indiscutibile il calcio di rigore.”

Su Marchetti e le vicende di Spezia-Napoli
“Marchetti ha gestito benissimo una situazione molto difficile. Lui è un profilo molto interessante, perché oltre ad essere bravo nell’arbitraggio in se, è anche fisicato, e questo può incutere timore e rispetto nei giocatori. Lui è giovanissimo e ha saputo davvero come venire a capo di una situazione particolare, delicata, e si è dimostrato all’altezza della situazione.”

Su Caressa-Giulini
“Quando capitano quelle situazioni è perchè ci sono delle ruggini personali che hanno radici lontane. Penso che non si rischi nulla in termini di squalifiche, perchè sono situazioni personali che riguardano solo loro due.”