10 federazioni alla FIFA: “Diversità e tolleranza significano sostenere i diritti umani”

FIFA diritti umani

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Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Norvegia, Svizzera, Galles, Portogallo, Svezia e Danimarca non ci stanno e rispondono alla lettera della FIFA sostenendo la difesa dei diritti umani. Lo scorso 3 novembre, infatti, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha inviato una missiva alle 32 partecipanti dei Mondiali in Qatar intimando di concentrarsi sul calcio in questo momento. In giornata, però, queste dieci federazioni, si sono accordate su una risposta congiunta che ha considerato punti ritenuti fondamentali nel rapporto con la FIFA. Un comunicato che arriva anche dopo la protesta di ieri dei tifosi del Borussia Dortmund e del Bayern.

 

La lettera per i diritti umani in risposta alla FIFA

Le federazioni hanno sottolineato i passi avanti compiuti dal Qatar in molti ambiti. Sia per i diritti dei lavoratori migranti sia per l’impegno del governo e della FIFA a sostegno della sicurezza di tutti i tifosi, compresi i membri della comunità LGBTIQ+. Non solo, le federazioni comprendono le varie problematiche dei paesi e l’importanza del valore della diversità, ma sottolineano che diversità e tolleranza significhi sostenere i diritti umani che si devono applicare dovunque. Inoltre, c’è la comune volontà di sostenere il cambiamento in atto, ma due obiettivi devono essere raggiunti: la creazione di un fondo di compesazione per i lavoratori migranti e di un centro per gli stessi da realizzare a Doha. Questo, infatti, è il ruolo del calcio per le dieci federazioni che vogliono che la FIFA dia contributi positivi e credibili a tutela dei diritti umani.

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Il comunicato congiunto

Risposta alla lettera della FIFA

Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha indirizzato una lettera ai 32 partecipanti ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar. La lettera del 3 novembre 2022, firmata anche dal segretario generale della FIFA Fatma Samoura, dice, tra le altre cose: “Quindi, per favore, ora concentriamoci sul calcio!”. La Federcalcio tedesca (DFB) ha reagito oggi, 6 novembre, insieme alle federazioni nazionali europee di Belgio, Danimarca, Inghilterra, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Galles.

Il comunicato: “Accogliamo e riconosciamo, come in passato, i significativi progressi compiuti dal Qatar, in particolare per quanto riguarda i diritti dei lavoratori migranti. L’impatto delle modifiche legislative è stato delineato nei recenti rapporti dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Accogliamo con favore gli impegni presi dal governo del Qatar e dalla FIFA per garantire la sicurezza, la protezione e l’inclusione di tutti i fan che si recheranno alla Coppa del Mondo, compresi i fan LGBTIQ+. Riconosciamo inoltre che ogni paese ha problemi e sfide e siamo d’accordo con la FIFA sul fatto che la diversità sia un punto di forza. Tuttavia, impegnarsi e sostenere la diversità e la tolleranza significa anche sostenere i diritti umani. I diritti umani sono universali e applicabili ovunque.

Continueremo a sostenere lo slancio per un cambiamento positivo e progressivo e rimarremo impegnati per un risultato convincente sulle due questioni cruciali e aperte di cui discutiamo da molto tempo con la FIFA. La FIFA si è ripetutamente impegnata a fornire risposte concrete su questi problemi – un fondo di compensazione per i lavoratori migranti e il concetto di un centro per i lavoratori migranti da creare a Doha – e continueremo a spingere affinché vengano realizzati. Crediamo nel potere del calcio di continuare a dare contributi positivi e credibili a un cambiamento progressivo e sostenibile”.