Accadde oggi: il “bidone” Rambert e il suo unico gol con l’Inter

Inter, te lo ricordi l’Avioncito Sebastian Rambert? Primo funambolico acquisto dell’era Moratti insieme a Javier Zanetti, arrivava dall’Independiente per oltre 4 miliardi di vecchie lire. L’acquisto voluto dall’allora neo-presidente nerazzurro era di quelli con cui si pensava di sistemare nei prossimi anni l’attacco. Segnalato da Omar Sivori alla Juventus, fu invece l’Inter ad accaparrarsi il giovane talento argentino, soffiandolo anche al Parma. 21 anni, già alcune annate da titolare in patria, già nel giro della nazionale albiceleste. Un talento ancora acerbo ma dalle prospettive concrete. Mentre Zanetti, che arrivava dal Banfield, era in quel momento l’oggetto misterioso, preso visionando una gara per valutare l’acquisto di Ariel Ortega. Zanetti era il giocatore più sconosciuto di quella che sarebbe stata una campagna acquisti assai ricca, dove oltre a Rambert si andava da Ince a Roberto Carlos passando per Ganz, Carbone e Fresi, fino a Caio, Pistone e Centofanti.

Con in panchina il confermato Ottavio Bianchi, fu Rambert a partite titolare nelle prime amichevoli estive. Tanto che il 6 agosto del 1995 segnò la sua prima rete nerazzurra, in amichevole con la Salernitana (2-0 il risultato). Poi, sempre nell’agosto, progressivamente sparisce. Problemi di ambientamento, si dice. Il ragazzo è indietro, troppo indietro. Non esordisce mai in campionato, e vede il campo per la prima volta nella gara di ritorno del primo turno di Coppa Uefa, contro il Lugano. Bianchi è stato appena esonerato, e il panchina c’è Luisito Suarez, che lancia l’argentino dal primo minuto. Gioca 53 minuti minuti dove combina poco, ma almeno non è in campo quando Carrasco allo scadere segna per gli svizzeri ed elimina l’Inter.

Rambert farà solo un’altra presenza ufficiale con i nerazzurri, in Coppa Italia contro il Fiorenzuola. E anche una rete, in un’amichevole infrasettimanale contro la Pro Sesto di cui quasi non rimangono tracce.