Barcellona, l’addio di Pjanic: “Non era chiaro quanto avrei giocato”

pjanic barcellona

(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Miralem Pjanic, ex giocatore del Barcellona, ai microfoni di SER Catalunya, ha parkato dei motivi che lo hanno spinto ad andare via dal club catalano. Dal 2022 gioca nella società calcistica emiratina del Sharjah.

Barcellona, le parole di Pjanic

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(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Ecco le sue dichiarazioni sul suo addio al Barcellona, avvenuto lo scorso anno: “Non era chiaro quanto avrei giocato. Quest’anno c’è una squadra straordinaria, con una grande struttura, un grande staff, c’è di nuovo feeling con il pubblico. Non è stato così in passato e il mio grande rimpianto è non essere riuscito a fare quello che volevo a Barcellona. Con Koeman ho passato un brutto periodo, è stato il motivo della mia cessione al Besiktas. Sono rimasto molto sorpreso perché gli allenamenti con lui erano molto brevi, non avevano intensità, non si parlava di tattica o idee. Non ci preparavamo al meglio per le partite. Ora c’è una preparazione seria, come quella che facevo con la Juve, dove ho vinto tutto. Quando arrivi in ​​un grande club come il Barcellona devi metterti subito in mostra, far vedere all’allenatore che puoi far parte della squadra. Quest’anno con Xavi è andato tutto alla grande: il mio rapporto con lui e con lo staff, con la squadra, la sua visione del gioco… Di sicuro molto meglio rispetto alla stagione precedente. Oggi si vede che la squadra è un’altra cosa, c’è una struttura e hanno idee molto chiare. Non è stato facile lasciare il Barça: Xavi voleva che restassi, ma nelle prime quattro partite non ho potuto dimostrare il mio valore. Se il primo anno è successo quello che è successo e il secondo sono stato ceduto al Besiktas, stavolta avevo buone sensazioni ma speravo di giocare di più”.