Ronald Koeman, da quando si è seduto sulla panchina del Barcellona, ha cominciato una rivoluzione per riportare il calcio di qualità nel club. Una rivoluzione che ha visto i saluti di calciatori importanti come Suarez, ad un passo dall’Atletico, Rakitic, ceduto al Siviglia e Vidal, tornato in Serie A con la maglia dell’Inter. Giocatori che sono stati fondamentali negli ultimi anni per il club ma ora completamente fuori dal progetto che ha in mente il nuovo tecnico.

Qualche giorno fa, fra le persone destinate a salutare il Barcellona, sembrava esserci anche Riqui Puig, talento classe ’99 cresciuto nella cantera blaugrana. Koeman, infatti, con le parole usate qualche giorno fa, sembrava aver scaricato anche lui :  “Non è vero che non conto su di lui. Gli ho parlato ieri prima dell’allenamento dicendogli che i giovani hanno bisogno di giocare e qui è molto complicato farlo perché c’è tanta concorrenza. Ha un futuro qui e stiamo pensando a quale sia il modo migliore per aver successo nel Barcellona. La cessione in prestito è una possibilità. Lo stesso può succedere per altri giovani. Ragazzi di 20 anni come lui hanno bisogno di giocare e non possono stare in panchina.

Parole dette nel post partita del Trofeo Gamper, partita in cui Puig è stato escluso dai convocati e vinta proprio dal Barcellona, che sembravano aver ufficializzato la partenza in prestito del giocatore ma, negli scorsi giorni, è cambiato qualcosa.

La società catalana si è incontrata sia con il calciatore che con il suo entourage, nello specifico il padre. Puig ha ribadito la sua volontà di voler continuare con il Barcellona e la voglia di lottare per guadagnarsi un posto in squadra convincendo l’allenatore. Le parole del calciatore e la sua determinazione hanno quindi portato ad un clamoroso dietrofront: lo spagnolo rimarrà in blaugrana anche nella prossima stagione.

Il contratto di Riqui Puig è in scadenza nel 2021, ma se diventasse a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra, lo prolungherebbe fino al 2023.