Barcellona, titolo sfumato, Champions deludente. La Coppa del Re basta?

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La Liga si è conclusa con l’ultima giornata vissuta al cardiopalma con l’Atletico Madrid che in volata l’ha spuntata per il titolo sui cugini ed eterni rivali del Real. Fuori da questa lotta il Barcellona di Koeman che, nonostante i 30 gol in 35 partite di Lionel Messi, non è riuscito a rimanere attaccato alle prime due per giocarsi la Liga fino alla fine.

Come si potrebbe definire la stagione del Barça? Molto probabilmente fallimentare. Terzo posto in classifica a 79 punti, a -7 dalla vetta dell’Atletico Madrid. Miglior attacco del campionato con 85 gol (18 in più di Real ed Atletico) ma anche 38 gol subiti durante tutta la stagione (10 in più del Real, 13 in più dell’Atletico). Il Barcellona di Koeman quindi ha dimostrato come giocasse un gioco offensivo che però spesso non ha pagato incassando più gol e andando a perdere punti dove non doveva (1-2 in casa contro il Granada nel recupero che ha di fatto spento le speranze di titolo).

Oltre alla Liga c’è da metterci un cammino chiusosi agli ottavi di finale in Champions League per mano del Psg. L’andata è stata una lezione durissima con Mbappe che ha steso i blaugrana 4-1 segnando una tripletta. Al ritorno il Barça quantomeno si è salvato la faccia andando a pareggiare 1-1 al Parco dei Principi. Unica soddisfazione e gioia della stagione? La Coppa del Re vinta contro l’Athetic Bilbao che ha permesso a Koeman di alzare un trofeo.

Il Barcellona andrà con la rivoluzione? Molto probabilmente sì. Urge farlo perché il ciclo vincente degli anni d’oro del Barça si è concluso da molto tempo. Serve ringiovanire la rosa e puntare su giovani in grado di aprire un nuovo ciclo vincente. Per farlo ovviamente serve una guida tecnica all’altezza. Koeman lascerà, chi al suo posto? Non è stato ancora deciso e i nomi sulla lista sono tanti. Ciò che dovrebbe essere sicuro è che Messi rimarrà al Barcellona e lo farà anche visto l’arrivo di Aguero in Spagna dal Manchester City. Ma per tornare a dominare in Spagna e in Europa, serve molto di più dell’acquisto di un giocatore.