Bologna, alta tensione: tifosi al centro d’allenamento e rissa sventata

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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Momenti da animi caldi, o meglio, roventi, in quel di Bologna, con i tifosi che hanno veementemente protestato contro la squadra. Nella giornata di ieri, infatti, una quindicina di tifosi rossoblù si sarebbero presentati al centro d’allenamento dei felsinei per avere un faccia a faccia con allenatore e giocatori. La ricostruzione del Corriere dello Sport afferma che le grida si siano sentite anche al di fuori di Casteldebole e la rissa sarebbe stata sfiorata. Ecco il riassunto dei trenta minuti di tensione da parte del quotidiano sportivo.

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(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Bologna, tensione con i tifosi: i motivi del faccia a faccia

Nell’arco di trenta minuti è successo di tutto in quel di Casteldebole. “Questa è l’ultima volta che veniamo qui bonariamente”, queste le parole riportate dal Corriere dello Sport, e che avrebbero pronunciato i tifosi al momento dell’incontro. Gli ultras si sono detti insoddisfatti del rendimento della squadra, ma soprattutto dell’atteggiamento dei giocatori, definito rinunciatario. Alla provocazione sarebbe stato Thiago Motta a rispondere per difendere i suoi ragazzi, dicendo: “Cos’è una minaccia?”. A quel punto sarebbe volata qualche parola di troppo e gli animi si sarebbero surriscaldati, con l’allenatore ex Spezia che ha preso le difese della squadra.

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(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Contatti fisici sfiorati

Secondo la ricostruzione del Corriere dello Sport, sarebbe servito anche l’intervento di alcuni presenti per placare l’ira dei tifosi e la conseguente reazione di alcuni giocatori del Bologna. De Silvestri e Arnautovic sarebbero stati i principali pacieri del confronto, arrivando addirittura a fermare Gary Medel, scattato a seguito di qualche frase fraintesa. I tifosi, infatti, stavano elogiando le gesta dell’attaccante austriaco e del centrocampista cileno, ma sono stati capiti male dall’ultimo. Gli ultras se ne sono poi usciti da Casteldebole con una richiesta: quella di cambiare atteggiamento repentinamente. La Curva si aspetta una reazione.