Calciomercato Juventus, gennaio è il mese delle scommesse

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Per la Juventus gennaio, e la sessione di calciomercato invernale, è il periodo delle scommesse e delle occasioni. Tradizionalmente, la società bianconera non opera rivoluzioni a metà stagione ma prepara le basi per l’anno successivo. I tipi di operazione, solitamente, sono due: calciatori che andranno a puntellare la rosa dove c’è scarsità, oppure giovani scommesse che rimangono nei loro club di appartenenza finché la Vecchia Signora non decide che sono maturi abbastanza per vestire il bianconero, oppure per entrare in ulteriori trattative di mercato.

Il gennaio della Juventus si apre con l’acquisto – non ancora ufficiale, ma mancherebbero solo dei dettagli – dell’ennesimo giovane di grande prospettiva: Nicolò Rovella dal Genoa. Anche per lui il piano è il solito, rimarrà in Liguria finché non dimostrerà di poter giocare a Torino. Sempre in questa sessione, i bianconeri stanno tentando di aggiudicarsi il cartellino dell’esterno statunitense di 19 anni, Bryan Reynolds; se la trattativa andrà in porto, il giocatore verrà prestato ad un’altra società italiana, Genoa o Parma sarebbero le alternative più concrete in questo momento.

La – quasi – ufficialità della conclusione della trattativa per Rovella arriva esattamente un anno dopo l’ufficializzazione dell’acquisto di un altro giovane di grande prospettiva, questa volta aggregato in rosa già dall’estate: Dejan Kulusevski. Le grandi qualità del calciatore, unite all’inaugurazione della linea verde in casa Juventus, hanno fatto sì che lo svedese rimanesse alla Continassa per fare parte della rosa a disposizione di Pirlo.

Nel gennaio 2017, la Juventus mette a segno un doppio colpo di grande prospettiva, all’epoca. Dalla Serie B va a pescare un calciatore di 20 anni che segna a raffica: Riccardo Orsolini. L’attaccante non vestirà mai la maglia bianconera e dopo un passaggio nell’Atalanta si trasferisce al Bologna che nel 2019 ne riscatta il cartellino. L’altro acquisto a effetto è quello di Mattia Caldara che, in quel momento, sembra destinato ad essere uno dei futuri pilastri della Nazionale. Nemmeno il centrale vestirà mai la maglia della Juve e verrà girato al Milan per riportare a casa Leonardo Bonucci; un’operazione che all’epoca fece scalpore ma che, col senno di poi, sembra premiare i bianconeri.

Nella stagione precedente, la Juventus investe 9 milioni di euro per acquistare dal Genoa un diciottenne che è nel giro delle nazionali giovanili: Rolando Mandragora. Per lui, fino ad oggi, una sola, sparuta, presenza con la Vecchia Signora. A differenza degli altri, però, il suo cartellino appartiene ancora alla Juventus – si trova in prestito all’Udinese – segno che la società è interessata a monitorare le sue prestazioni all’indomani di una serie di brutti infortuni che l’hanno coinvolto e ne hanno condizionato la crescita.

Guardare al passato aiuta a capire il futuro: anche in questa sessione di calciomercato la strategia della Juventus appare chiara: lavorare per dare a Pirlo un attaccante di riserva, monitorare giovani interessanti da aggregare per la prossima stagione e sfoltire la rosa dagli esuberi: primo su tutti Khedira.