Champions League, le Finali del City: l’amaro Derby nel 2021

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(Photo by Jose Coelho - Pool, Onefootball.com)

Manca poco più di un giorno alla Finalissima di Champions League tra il Manchester City e l’Inter, che sabato 10 giugno si affronteranno all’Ataturk Stadium di Istanbul per l’ultimo atto della competizione.

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(Photo by Michael Steele, Onefootball.com)

Champions League, l’unico precedente in finale del Manchester City: il derby inglese nel 2021, quando Tuchel sorprese un Guardiola in “overthinking”

Il Manchester City ci arriva da netto favorito e per la seconda volta nella sua storia, rispetto alle sei dell’Inter. L’obiettivo della squadra di Guardiola è ovviamente vincere la Coppa dalle Grandi Orecchie e riscattare la sconfitta subita nella finale dell’edizione 2020/2021 per mano del Chelsea.

Ormai da varie stagioni i Citizens sono considerati come i front-runner principali alla vittoria finale della Champions, soprattutto da quando sulla panchina del club inglese siede Guardiola.

Un grandissimo allenatore e uno dei club più ricchi al mondo sono il connubbio perfetto per costruire una macchina che può ambire al trono d’Europa. Un’occasione che poteva già capitare due anni fa.

Il Manchester City 2020/2021 è una squadra imponente e che può contare su una rosa incredibile con elementi com Sterling, Gundogan, Gabriel Jesus, Aguero, De Bruyne, Bernardo Silva, Ferran Torres, Mahrez, Cancelo e Foden.

E il percorso degli Sky Blues in Europa è netto: girone (Porto, Olympiakos e Olympique Marsiglia) dominato con 5 vittorie e un pareggio e un rullo compressore anche nella fase ad eliminazione diretta dove il City si sbarazza con relativa facilità di Borussia Monchengladbach, Borussia Dortmund e Paris Saint-Germain.

Il 29 maggio 2021 al Do Dragao di Porto va in scena il Derby inglese tra gli uomini di Guardiola e il Chelsea di Thomas Tuchel, subentrato ai blues nel dicembre 2020. Il City è nettamente favorito, ma Guardiola si incastra in sè stesso scegliendo un 11 titolare senza una vera punta di ruolo e con un attacco fin troppo sperimentale e composto da Foden falso nove, accompagnato ai lati da Sterling e Mahrez.

Il Chelsea super organizzato di Tuchel non ci casca e punisce con la forza della semplicità: filtrante di Mount a pescare Havertz in profondità e che al 42′ del primo tempo trova la rete che vale la seconda Champions nella storia del Chelsea e il primo fallimento di Guardiola sulla panchina del City in campo europeo.