Champions League, le migliori partite del 2020: Liverpool-Atletico Madrid 2-3

Liverpool Atletico Madrid

Doveva essere una formalità per il Liverpool. Per una squadra che ha già in tasca la vittoria del campionato (a 30 anni dall’ultima volta) il passaggio degli ottavi di finale di Champions League era dato per scontato. La squadra di Klopp è Campione d’Europa in carica ed è una della favorite per la vittoria finale. Ai sorteggi hanno pescato l’Atletico Madrid di Simeone, una squadra in declino da anni, che arranca in Liga, e che nel girone di Champions è arrivata seconda dietro la Juve di Sarri. Per tutti i commentatori non c’è partita. Ma il Cholo e i suoi hanno altre idee. Per questo Liverpool-Atletico Madrid è stata una delle partite più belle del 2020.

La partita d’andata

Che le cose non sarebbero andate come si pensava lo si poteva intuire già dalla partita d’andata, il 18 febbraio al Wanda Metropolitano. A Madrid finisce 1-0 per i Colchoneros, che vanno in vantaggio dopo 4 minuti con Saul Niguez e per i restanti 86 minuti si chiudono in difesa senza lasciar fare al Liverpool il suo gioco, in pieno stile Cholista. L’Atleti va ad Anfield con due risultati a tre a disposizione.

1-1 e palla al centro

I Reds non si scompongono, meno di un anno prima ad Anfield avevano rimontato un 3-0 contro il Barcellona; mentre l’Atletico aveva chiuso avanti 2-0 l’ottavo di andata contro la Juventus, per poi essere rimontato ed eliminato in virtù del 3-0 del ritorno.

L’11 marzo le cose si rimettono sul binario giusto al 43esimo, quando Wijnaldum porta in vantaggio la squadra di Klopp. 1-1 complessivo, palla al centro. Ora i Reds vogliono fare un altro gol per volare ai quarti ma, oltre a colpire una traversa con Robertson, la difesa dell’Atletico è quella dei giorni migliori. Anzi al 92esimo rischia la beffa: all’ultimo minuto di recupero prima di andare ai supplementari di nuovo Saul mette dentro. Sarebbe il gol che porta l’Atletico Madrid ai quarti di finale. Ma è fuorigioco, si va ai supplementari.

Firmino illude, Llorente la chiude

Passato lo spavento, il Liverpool torna a cercare il gol che garantirebbe la qualificazione, e quel gol finalmente arriva. Al 94esimo Wijnaldum crossa al centro per Firmino: il brasiliano prima colpisce il palo con un colpo di testa, poi la palla gli ritorna e stavolta è rete. È 2-0, 2-1 complessivo. Con questo risultato il Liverpool è qualificato. Ma è ancora presto per cantare vittoria.

Passano solo tre minuti, Adrian (che sostituisce l’infortunato Alisson) sbaglia il rinvio, la palla finisce a Joao Felix che passa a Marcos Llorente, e non sbaglia. 2-1 ad Anfield, 2-2 in totale, la situazione si è capovolta. Con questo risultato è la squadra di Simeone a qualificarsi, in virtù dei gol in trasferta. E non è finita qui. Nel recupero del primo tempo supplementare gli ospiti partono in contropiede, Morata passa a Marcos Llorente, che dal limite dell’area fa partire un tiro che non lascia scampo ad Adrian. Doppietta personale per l’ex Real Madrid, ma cosa più importante è 2-2. Ora al Liverpool servono due gol per passare, con soli 15 minuti a disposizione.

Il gol arriva, ma al 121esimo…ed è dell’Atletico. Nell’ultimo contropiede della partita Morata non sbaglia: finisce 3-2, 4-2 complessivo. L’Atleti ha vinto ad Anfield, l’impresa di Simeone è compiuta. È la notte del Cholo, di Marcos Llorente e di tutto l’Atletico Madrid, che vola così ai quarti di finale, dove verrà poi eliminato dal Lipsia. Il Liverpool sarà protagonista di una stagione straordinaria, vincendo la Premier League con sette giornate di anticipo e 18 punti di vantaggio sulla seconda, riportando nel Merseyside un titolo che mancava dal 1990. Ma quella dell’11 marzo resta una macchia indelebile sull’annata dei Reds.