Champions League
Champions League, per la Juventus è notte fonda
È notte fonda per la Juventus in Champions League. I bianconeri crollano ad Haifa contro il Maccabi sotto i colpi di Atzili, a cui basta un tempo. Nessuna reazione in campo e ora la crisi è davvero profondissima: Massimiliano Allegri sempre più appeso a un filo.
What a night for Omer Atzili! ⚽️⚽️#UCL pic.twitter.com/vRVS1uhxEA
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) October 11, 2022
Champions League, la cronaca
La Juventus prova a cominciare alta ma rischia moltissimo al 4′ sul colpo di testa di Pierrot – respinge Szczesny. E al 7′ va sotto: Atzili colpisce sporco tra testa e spalla sul cross di Cornud e beffa il portiere polacco. Al 12′ il Maccabi va ad un passo dal raddoppio con la traversa colpita da su calcio di punizione di Chery. Bianconeri in netta difficoltà e Atzili sfiora la doppietta in contropiede – bravo ancora Szczesny. Nel momento in cui la Juve prova a reagire si fa male Di Maria ed è costretto ad uscire – al suo posto Milik.
(Photo by JACK GUEZ / AFP) (Photo by JACK GUEZ/AFP via Getty Images)
La gara si appiattisce e la Juventus fatica terribilmente a costruire, con la difesa del Maccabi che controlla le situazioni senza mai andare in affanno. E Atzili ci riprova per la terza volta, andando ancora vicino alla marcatura con un sinistro volante che esce di pochissimo. Al quarto tentativo, l’israeliano segna la doppietta e fa 2-0 al 42′. Al 45′ prima chance per Vlahovic, con Cohen che fa un mezzo miracolo sulla testata del serbo.
Nella ripresa la Juventus prova a farsi vedere di più in avanti. Al 54′ occasione per Rugani, bravo Cohen ad alzare in angolo. I bianconeri attaccano ma in maniera confusionaria, allungandosi e favorendo il contropiede avversario. Sostanzialmente non accade più nulla fino alla fine – a parte un diagonale di Cuadrado respinto da Cohen: nemmeno i cambi di Allegri danno una scossa e la sconfitta complica anche la retrocessione in Europa League.
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Manchester City, Gündogan: “L’Inter sa come vincere titoli”
La finale di Champions League si avvicina ed oggi per il Manchester City ha parlato il capitano Ilkay Gündogan. Il tedesco ha vinto tutto tra Germania ed Inghilterra, ma ora vuole raggiungere il primo trofeo europeo al termine di una stagione di altissimo livello. Il centrocampista di Guardiola, che arriva dalla doppietta decisiva nella finale di FA Cup contro il Manchester United, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali del club.
(Photo by Mike Hewitt/Getty Images)
Le parole di Gündogan in vista di Manchester City-Inter
“L’Inter è una squadra di grande qualità, non è arrivata in finale per caso, sanno come vincere titoli e hanno un modo di giocare molto aggressivo. Sono molto solidi, solitamente non subiscono tanti gol, quindi non sarà facile. Probabilmente ci lasceranno la palla, dovremo sfruttarla al meglio stando attendo alle loro ripartenze. Essendo una finale può succedere di tutto, dobbiamo restare concentrati. In questo momento forse Haaland è il miglior attaccante al mondo, ci sta dando più soluzioni agli ultimi anni, avevamo bisogno di giocare in maniera più flessibili. Giocare in Turchia mi rende orgoglioso, la mia famiglia non vede l’ora. Sarà una finale speciale per me.”
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Dzeko o Lukaku? Ecco chi è in vantaggio
È il super dilemma della vigilia. Chi schiererà titolare Simone Inzaghi contro il Manchester City tra Edin Džeko e Romelu Lukaku? Le opinioni sono molteplici, gli approfondimenti ancora di più, un po’ tutti gli addetti ai lavori cercano pro e contro su chi affiancare al punto fermo Lautaro Martinez nella storica serata di Istanbul dell’11 giugno.
Un lieve vantaggio ce l’ha il trentasettenne cigno di Sarajevo. Proprio così, perché Dzeko ha una quota di primo marcatore neroazzurro a 24.15, mentre Lukaku si attesta a 26.03. Una differenza sottilissima, segno che anche gli esperti del settore sono combattuti su chi fra i due scenderà in campo subito e chi invece subentrerà a gara in corso.
(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)
Un dilemma che probabilmente resterà tale sino a pochi minuti dalla sfida, quando Simone Inzaghi comunicherà lo schieramento ufficiale con il quale intenderà affrontare lo squadrone di Pep Guardiola, nettamente data vincente nelle scommesse Champions League, e che dunque terrà con il dubbio e anche con il fiato sospeso i milioni di tifosi interisti che stanno vivendo con trepidazione questa lunga vigilia di avvicinamento all’evento di questa stagione calcistica.
Tra le varie teorie di questi giorni, la più accreditata sembra essere quella che sottolinea come il tecnico neroazzurro sia tendenzialmente più predisposto ad affidarsi a chi lo ha portato fino a questo punto della manifestazione. Quindi è davvero il bosniaco il favorito se passa questa tesi, che fa presente anche come l’alternanza ragionata delle ultime settimane lo confermi, visto che il belga, a lungo ai box in questa stagione per infortunio, si è ben adattato ad incidere in maniera concreta e pesante partendo dalla panchina nei match cruciali.
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Finale Champions League, i numeri di Manchester City e Inter
Siamo arrivati alle battute finali della stagione continentale per club e a mettere la parola fine a quest’annata sarà, come si conviene, la finale di Champions League in programma sabato 10 giugno 2023. Si giocherà alle ore 21 all’Ataturk Olumpiyat Stadi di Istanbul e solo una tra Manchester City Inter solleverà al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
Quest’anno la squadra allenata da Pep Guardiola punta al triplete ed è la favorita per il successo finale secondo la maggior parte degli addetti ai lavori. Le quote sulla finale di Champions League disponibili su Wincomparator ci dicono chiaramente che i Citizens sono i candidati alla vittoria finale, nonostante il club di Manchester non abbia mai vinto una Champions nella sua storia, al contrario dei nerazzurri che vantano tre titoli tra Coppa dei Campioni e Champions League.
Finale Champions League, i numeri di Manchester City e Inter (Getty Images) – calcioinpillole.com
Falsa partenza City
La stagione degli Sky Blues non era iniziata nel migliore dei modi visto che nella prima competizione continentale il City aveva perso in Supercoppa europea contro il Liverpool per 3-1, mentre a gennaio era andato fuori a sorpresa in Coppa di Lega, perdendo 2-0 contro il Southampton che ha poi chiuso la Premier League all’ultimo posto. Ma nelle ultime settimane i Citizens si sono riscattati alla grande e, dopo aver messo le mani sul titolo della Premier League e aver alzato al cielo la FA Cup battendo in una finale emozionante i rivali cittadini del Manchester United per 2-1, adesso vanno a caccia del “treble”. L’obiettivo è tutto rivolto aquella competizione che hanno sfiorato solamente una volta, due anni fa a Oporto, perdendo in finale contro il Chelsea per 1-0.
Inter, già due trofei in bacheca
Anche l’annata dell’Inter ha registrato finora due titoli: a gennaio i nerazzurri hanno alzato al cielo la Supercoppa italiana battendo il Milan per 3-0 e poi lo scorso 24 maggio hanno messo in bacheca anche la Coppa Italia, superando nella finale la Fiorentina per 2-1 all’Olimpico di Roma. In campionato, invece, la truppa allenata da Inzaghi ha concluso al terzo posto, assicurandosi in questo modo la partecipazione alla Champions League 2023/2024. La storia della Coppa dei Campioni/Champions League ci dice che l’Inter ha già in bacheca 3 trofei a fronte di 2 sconfitte in finale e l’ultimo trionfo è arrivato nel 2010, quando la squadra allenata allora da José Mourinho superò al Santiago Bernabeu il Bayern Monaco per 2-0.
Cosa dicono le statistiche
Da 32 partite consecutive tra tutte le competizioni, ovvero dallo scorso 14 gennaio, il Manchester City ha sempre segnato almeno 1 gol e in avanti è guidato dal suo bomber Erling Haaland, il 22enne norvegese che alla prima stagione in Inghilterra ha siglato la bellezza di 51 reti con la maglia degli Sky Blues di cui 36 in campionato, 3 nelle coppe nazionali (FA Cup e Coppa di Lega) e 12 in Champions League. Anche l’Inter vanta una discreta striscia di partite con gol e i nerazzurri hanno realizzato almeno una rete nelle ultime 13 tra tutte le competizioni. Storicamente, il Manchester City ha affrontato le squadre italiane 16 volte per un totale di 6 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, mentre l’Inter ha una tradizione un po’ più lunga contro club inglesi che comprende 16 vittorie, 4 pareggi e 14 sconfitte. Infine, curiosamente i due club non si sono mai affrontati in passato in competizioni ufficiali e il loro ultimo incrocio risale al 30 luglio 2011, quando in un’amichevole all’Aviva Stadium di Dublino fu il City ad imporsi per 3-0.
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