Chelsea, si blocca la cessione: il governo congela i beni di Abramovich

Abramovich avvelenamento

(Getty Images)

Piove sul bagnato in casa Chelsea. Come riferito da Calcio&Finanza infatti, i beni di Roman Abramovich sono stati congelati dal governo inglese. Ci sarebbe quindi anche il suo nome nella lista stilata dall’esecutivo britannico, come annunciato dalla ministra degli Esteri Liz Truss. Di seguito tutto quello che comporta per il Chelsea il congelamento dei beni di Abramovich.

Beni Abramovich, il congelamento blocca la cessione

Beni Abramovich
(Photo by BEN STANSALL/AFP via Getty Images)

All’oligarca russo sarà proibito effettuare transazioni e viaggiare nel Paese. Ma come impatta questa decisione sul futuro del Chelsea? Innanzitutto il club inglese potrà continuare a giocare in Premier League grazie ad una licenza speciale concessa dallo stesso governo. I Blues però non potranno vendere ulteriori biglietti per le partite rispetto a quelli già acquistati dai tifosi sotto forma di abbonamento e neanche attività legate al merchandising e non potranno effettuare operazioni di mercato ne in entrata ne in uscita.

Per quanto riguarda la cessione della società, anche per questa servirà un’autorizzazione speciale del governo a patto che dalla stessa Abramovich non riceva, direttamente o indirettamente, alcuna somma di denaro. Ecco il comunicato:

“Dato l’impatto significativo che le sanzioni di oggi avrebbero sulla squadra di calcio del Chelsea e i potenziali effetti a catena di ciò, il governo ha pubblicato questa mattina una licenza che autorizza a proseguire una serie di attività legate al calcio per il Chelsea. Ciò include le autorizzazioni per il club a continuare a giocare partite e altre attività legate al calcio che a loro volta proteggeranno la Premier League, la più ampia piramide calcistica, i fan fedeli e altri club. Questa licenza consentirà solo alcune azioni nominate esplicitamente per garantire che l’individuo designato non sia in grado di aggirare le sanzioni del Regno Unito. La licenza sarà costantemente rivista e lavoreremo a stretto contatto con le autorità calcistiche”.