Chiellini e quel clamoroso retroscena di mercato: una big di Premier lo voleva

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(Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP via Getty Images)

Giorgio Chiellini è approdato da qualche mese al Los Angeles FC, dopo la lunga carriera in Serie A, ma soprattutto alla Juventus. Il difensore azzurro ha rilasciato una lunga intervista al Times ed ha parlato di svariati temi, dai suoi pareri sul campionato italiano in corso, fino ad un clamoroso retroscena di mercato. Dopo Mourinho, anche Mancini lo ha voluto in passato. Ecco di seguito le dichiarazioni di Giorgio Chiellini.

Dall’apprezzamento per Tomori al retroscena di mercato: le parole di Chiellini

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(Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP via Getty Images)

Su Tomori

“Tomori mi ha sorpreso perché quando l’ho visto al Chelsea non pensavo potesse diventare così forte in area di rigore e concentrato per tutti per i novanta minuti. È uno dei fattori chiave dello scudetto dell’anno scorso per il Milan”.

La chiamata del Manchester City

“Mancini era l’allenatore nella stagione 2011-12. Alla fine non sono stato troppo vicino al trasferimento, ma abbiamo parlato molte volte. Ci sono state delle chiacchierate anche con altri agenti e società, come ce ne sono centinaia per ogni sessione di calciomercato che alla fine non sono mai così determinanti. Penso che la Premier League sarebbe stato un campionato per me, ovviamente quando ero più giovane e non adesso, è un contesto in cui le mie caratteristiche e il mio atteggiamento sarebbe stato apprezzato probabilmente. Quando dai il 100%, d’altronde, sei sempre stimato dai tifosi. È strano in fin dei conti, perché sono una persona curiosa che ama scoprire nuovi posti e nuove culture, invece ho trascorso tutta la carriera con una sola squadra. Ma sono un viaggiatore ed è il motivo per cui sono qui adesso”.

L’ambientamento negli USA

“Ho studiato l’inglese al liceo e poi ho fatto molta pratica con i miei compagni stranieri negli anni, sta andando meglio da quando sono qui ma devo ancora migliorare molto”.

Sull’Italia

“Sarò sempre al fianco dell’Italia e la seguirò. Siamo devastati di non essere ai Mondiali per la seconda volta consecutiva, è qualcosa che non mi sarei mai aspettato. C’è un momento in cui passi dall’essere un aiuto per i più giovani ai margini e io non voglio questo. Voglio aiutare i miei compagni a crescere ma poi devono spiccare il volo da soli”.