Coppa d’Africa: l’impatto economico e sulle infrastrutture del Camerun

Camerun

(Photo by SEYLLOU/AFP via Getty Images)

Mentre questa sera Senegal e Egitto si sfideranno nella finalissima della Coppa d’Africa, un pensiero va al Camerun, paese organizzatore del torneo. Il Camerun, infatti, ha investito tanto sulla competizione, sia a livello economico che sociale. La Coppa, purtroppo, è stata “macchiata” anche dalla tragedia avvenuta nel match tra i padroni di casa e le Isole Comore, dove hanno perso la vita otto persone.

La Coppa d’Africa in termini economici e di infrastrutture

Come riporta Il Sole 24 Ore, nel 2019, l’Egitto (sede di quell’edizione), stando alle stime dell’allora presidente della CAF, avrebbe ricavato circa 83 milioni di dollari. In quell’anno la Coppa doveva disputarsi proprio in Camerun. Per colpa dei lavori non ultimati, però, la sede fu cambiata. Quest’anno le infrastrutture sono state completate, come il Japoma Stadium, costato solo quello 232 milioni di dollari. Lo stadio Paul Biya di Yaoundé, è stato inaugurato addirittura nel 2021, ed è costato circa 300 milioni di dollari. In totale si è speso quasi mezzo miliardo per i due nuovi impianti.

I lavori, però, non sono finiti qui, perché la Coppa d’Africa ha avuto importanti impatti anche su strade e infrastrutture pubbliche, rimodernate in vista dell’evento. La speranza del Camerun è quella di rientrare nelle spese, tramite la competizione, in modo da poter sostenere tutti i costi.