Cremonese, Fagioli: “La chiamata di Mancini? Pensavo fosse uno scherzo”

Fagioli

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Nicolò Fagioli si è preso la Cremonese e la copertina della Serie B, di cui è protagonista. Il centrocampista della Juventus sta facendo una grande stagione, ed è un pilastro dei titolari della formazione di Pecchia. Nicolò è di proprietà della Vecchia Signora, ed è in prestito secco alla Cremonese; il prossimo anno potrebbe far rientro alla base. Fagioli si è raccontato in un’ultima intervista alla Gazzetta dello Sport. Il giocatore ha parlato del suo recente passato in bianconero, dell’operazione al cuore che ha dovuto subire e della chiamata in Nazionale da parte di Mancini.

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(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le parole di Fagioli

La Cremonese è da Serie A?

“Ce la stiamo giocando, ci meritiamo questa posizione. Sarà difficile ma non impossibile”.

Le impressioni di Fagioli sulla Serie B

“Me l’aspettavo più complicata come classifica. Siamo un bel gruppo, compatto, con tanti giovani che si aiutano. E’ un campionato di qualità, in cui bisogna correre tanto: in A fanno la differenza le giocate dei singoli, qui conta più l’organizzazione”.

Sei l’erede di Pjanic alla Juventus?

“Beh difficile, visto quanto è forte… Mi sono allenato un anno con lui, mi aiutava e mi consigliava. Ma preferisco Modric, mi ispiro a lui, anche se i miei capelli sono più belli”.

Sugli allenamenti alla Juventus

“Imparavo tanto, sia a livello tecnico che di spogliatoio. Ho visto grandi professionisti, gente come Ronaldo e Chiellini arrivava per prima e andava via per ultima dopo aver curato ogni dettaglio. E al primo allenamento ho preso tunnel da Cancelo, così, tanto per gradire…“.

Con chi Fagioli ha legato di più alla Juventus?

“Con Alvaro Morata. Lo battevo sempre a ping-pong, anche se lui dirà che non è vero…”.

Fagioli
(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Sull’esordio in Serie A

“Emozionante. Una data che mi sono fatto tatuare. Era un momento che aspettavo da una vita, perché della Juve sono anche tifoso. Eravamo già sul 3-0 e ho preso fiducia subito: peccato che si giocasse a porte chiuse”.

Sull’operazione per un’aritmia cardiaca

“Un problema che avevo da anni. Avevo spesso attacchi e giramenti di testa dopo una partita o un allenamento. Poi abbiamo scoperto il problema. Fino all’intervento temevo di non poter più giocare, dopo no: tutto è stato risolto. Sono stato fuori tre mesi e mi è dispiaciuto solo aver saltato uno Spal-Juventus in cui hanno giocato tanti giovani”.

Come tornerà alla Juventus Fagioli?

“Sto imparando tante cose. È un anno importante per me ma anche per la Cremonese che da una vita non va in Serie A”.

La Juventus la porterà in ritiro?

“Non mi va di parlarne perché sono concentrato su questo campionato. Non mi sono mai giocato una promozione in A”.

Sulla chiamata in Nazionale

Mi ha mandato un messaggio un amico, pensavo a uno scherzo. L’azzurro è il massimo, ho fatto tutte le Under e quella maglia è stupenda. Come quella della Juve, sono tifoso”.