De Laurentiis, dalla preoccupazione per il Covid-19 alla grana Milik

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E’ su tutte le furie Aurelio De Laurentiis, che proprio non ha mandato giù la mancata conclusione dell’affare con la Roma per la cessione di Arkadiusz Milik.

Il presidente partenopeo attualmente si trova in quarantena presso la sua residenza romana a causa infezione da coronavirus. Note ormai le polemiche relative alla denuncia del Codacons per l’accusa di epidemia dolosa a causa della sua partecipazione all’assemblea della Lega Calcio, nonostante l’esito del tampone ricevuto nello stesso pomeriggio.

Attualmente il patron azzurro è costantemente seguito da medici di fiducia e domani si sottoporrà ad un nuovo tampone per verificare la persistenza della positività. Le sue condizioni di salute, in ogni caso, sono in progressivo miglioramento. Miglioramenti che stanno consentendo al “DeLa” di dedicarsi nuovamente al suo Napoli.

Ma la situazione in casa azzurra non è per nulla serena: il blocco del calciomercato in entrata, dovuto alla mancata cessione di Milik, sembra spazientire non poco il presidente azzurro che ha mal digerito soprattutto gli atteggiamenti dell’agente del calciatore polacco (David Pantak) e quelli del club giallorosso, reo di aver modificato in extremis gli accordi per il trasferimento.

A questo punto, saltata definitivamente la trattativa, per la punta azzurra sembrano aprirsi nuove strada che portano alla Premier League e su cui la dirigenza partenopea si sta concentrando nelle ultime ore.

Tre sono le società attualmente interessate: in prima linea c’è il Tottenham di Josè Mourinho, il quale mette sul piatto i 25 mln richiesti dal Napoli. Alla finestra restano il Newcastle di Steve Bruce e il Fulham di Scott Parker, intenzionate a voler pareggiare l’offerta degli Spurs.

Unico intoppo per la buona riuscita della trattativa riguarda l’ingaggio del giocatore, pari a circa 3,5 mln, e ritenuto troppo alto dai tre club brittannici.

Riuscirà il presidente azzurro a ritrovare un po’ di serenità?