Diritti tv, la Serie A si gioca la carta Juventus a pranzo

Serie A Diritti tv

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Inizieranno quest’oggi le trattative private della Lega Serie A con Dazn, Sky e Mediaset per l’assegnazione dei diritti tv nazionali. L’obiettivo della Lega è quello di cercare di ottenere un rilancio rispetto alle offerte arrivate nell’assemblea di due settimane fa. L’esito di queste negoziazioni verrà successivamente valutato dai club nell’assemblea di lunedì 3 luglio e si deciderà se assegnare i diritti tv delle stagioni 24/29 in base alle cifre sul tavolo oppure passare all’esame delle sei proposte pervenute da fondi e banche internazionali.

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Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Diritti tv, il gap tra Serie A ed estero

Il gap sui guadagni dai diritti tv all’estero tra la Serie A e il resto dei campionati europei è abissale. Nonostante le entrate nazionali siano in flessione ovunque, la Premier League ottiene ben 2,1 miliardi a stagione all’estero mentre la Liga spagnola 1,4 miliardi. La Serie A è invece ferma a soli 300 milioni di euro. L’obiettivo della Lega è proprio quello di limare, nel tempo, questo importante gap con gli altri campionati e per far si che ciò avvenga ha introdotto nuove previsioni significative tra le righe dei pacchetti nazionali. Una in particolare dimostra l’attenzione che la Serie A rivolge al mercato globale ed in particolare a quello del Medio ed Estremo Oriente.

Ossia decidere di collocare 4 dei 16 “big match”, scelte dall’operatore che si aggiudicherà il pacchetto con più gare, in orari differenti dal solito. Due alle 12:30 di domenica e due alle 15:00 del sabato o della domenica. “Nell’ottica di dare maggiore esposizione al campionato a livello internazionale”. Tra le squadre che si ritroverebbero a disputare i big match con i nuovi orari, c’è la Juventus che garantirebbe alla Lega ancor più visibilità. Inoltre, come riportato da Tuttosport, tra i pacchetti accessori la Serie A ne ha inseriti due che renderebbero ancora più appetibile il prodotto, ossia quello “Audio Var” e quello “Interviste arbitro“. I quali però necessitano prima di uno storico via libera.