Erling Haaland, il centravanti più forte al mondo

OneFootball - (Photo by Clemens Bilan - Pool/Getty Images)

Ha segnato Haaland. Non fa più notizia. Fa semplicemente innamorare ancor più gli amanti del calcio. Il giovane norvegese classe 2000, qualora non lo avesse già fatto, conquista ancora una volta il plauso dei fan di tutta Europa. Dopo aver conquistato il Golden Boy 2020, Haaland ha di nuovo deliziato la platea internazionale nel match disputatosi ieri sera, tra il suo Borussia Dortmund e l’Hertha Berlino. Quattro reti a referto nel 5-2 complessivo, ai danni dell’“Alte Dame” di Germania. L’ex Salisburgo Haaland, per ciò che si è visto finora e dati i suoi numeri, si conferma il miglior centravanti al mondo.

Quattro reti in un match. Haaland ha già infranto un numero talmente alto di record che, tale score, può passare quasi come la normalità. Ed è proprio qui che risiede la grandezza di un calciatore: nel rendere banale ciò che è straordinario, semplificare l’arduo, “vedere ciò che gli altri non vedono”, come affermò la stella NBA Magic Johnson, rivolgendosi all’altra gloria Larry Bird.

Per Haaland sono già 15 gol totali in stagione, a fronte di 12 presenze. 10 in Bundesliga, su 7 apparizioni, condendo il tutto con ulteriori 2 assist. La carriera tra “i grandi” di Erling Haaland, è iniziata appena tre anni fa. Tra i fiordi di Molde, accarezzato dalla celebre quiete della “città delle rose”. Proprio lì, immerso nei colori del viale Roghagtorn. Dove, tra miriadi di fiori, è sbocciato il più affascinante. La quiete di Molde, prima della tempesta che, questo autentico fenomeno, ha portato nel Vecchio Continente. Uno dei pochi raggi di sole, tra le nubi grigie e accorate di questo 2020.

Appena tre anni di carriera ad alti livelli. Sono già 80 reti complessive in 124 presenze. Il futuro pallone d’oro? Il talento del prossimo decennio? Materia per stregoni di divinazione. Intanto, Erling Haaland è il campione indiscusso del presente, il miglior attaccante al mondo, il meglio che il pianeta Terra possa offrire di questi tempi. Un giovane uomo che non conosce limiti, come testimoniato dal siparietto col tecnico Favre. Raccontato dallo stesso Haaland, ai microfoni di ESPN“Favre mi ha chiesto quanti gol ho segnato. Mi ha detto: ‘Hai fatto tre gol, vero?’. E io ho risposto: ‘No, quattro. Solo quattro perché mi hai sostituito’. Chapeau.