Esame di Suárez: intercettazioni e accordi con la Juve

Tiene banco la questione dell’esame di italiano di Luis Suárez, svoltosi il 17 settembre a Perugia. Ieri è emersa un’indagine della Guardia di Finanza che dipinge un quadro tutt’altro che positivo per l’immagine del nostro Paese. Dalle ricostruzioni degli inquirenti si delinea la possibilità di un esame preventivamente concordato. Sono trapelate, infatti, delle intercettazioni in cui si parla di sicuro superamento dell’esame.

Oggi nella vicenda si è aggiunto un altro risvolto. Il Corriere della Sera ha diffuso un’inchiesta secondo cui la stessa Juventus avrebbe concordato uno scambio di favori con l’Università di Perugia. Secondo il quotidiano milanese ci sono almeno tre telefonate a dare adito a quest’interpretazione.

L’avvocatessa Maria Tulco, tra i professionisti dello studio legale della Juventus, ha avuto contatti telefonici dall’inizio di settembre con Simone Olivieri, direttore generale dell’ateneo. La tematica era, ovviamente, il superamento dell’esame di Suárez; c’è anche la proposta di un accordo per cui la società bianconera avrebbe dirottato a Perugia tutti gli stranieri che avessero avuto bisogno della certificazione di italiano. Spunta, così, l’ipotesi di reato di corruzione a carico dei Campioni d’Italia.

Ha inizio quindi l’iter di preparazione della prova e di accorciamento dei tempi. La Juventus, infatti, ha necessità di chiudere in fretta la pratica. L’università perugina, allora, va incontro a quest’esigenza anticipando l’esame. La prova di italiano per gli stranieri era, infatti, fissata per ieri, 22 settembre. Il calciatore uruguaiano, però, viene convocato per il 17 settembre insieme ad altre quattro persone che avrebbero dovuto sostenere l’esame il 22.

Il giorno dell’esame Suárez riceve le domande concordate, che aveva avuto in anticipo e di cui aveva imparato a memoria le risposte; inoltre, anche la valutazione era stata concordata già prima del sostenimento della prova. Allegato agli atti c’è un video del colloquio di Suárez durante l’esame di italiano, stando a quanto riporta il CorSera, da cui si evince tutto questo.

A questo punto la giustizia dovrà seguire anche il filo sportivo. I magistrati di Perugia gireranno il materiale alla Procura Federale per accertare il grado di responsabilità delle persone coinvolte e della Juventus stessa.