Esclusiva CIP, Montervino: “Insigne è straordinario. Merita l’affetto di Napoli”

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Intervista esclusiva della nostra redazione a Francesco Montervino, ex capitano di Napoli e Salernitana, attualmente Direttore Sportivo del Taranto in Serie D.

Prima domanda inevitabile: come stai? Come si convive con il Covid? E’ veramente così subdolo?

Sto bene, vivo il virus in maniera positiva in tutti i sensi (ride, ndr), stando a casa; ovviamente è un momento particolare che in qualche modo si deve risolvere. Si deve convivere con questo virus, si deve fare in modo che passi quanto prima e dobbiamo essere tutti molto bravi a conviverci.

E’ già la terza avventura come DS del Taranto, segno di un legame forte con la città in cui sei nato, quanto è difficile lavorare in realtà così importanti relegate però in categorie più basse?

Sicuramente non è semplice lavorare nella città in cui sei nato, come si dice, “Nemo propheta in patria”, però è vero anche che come conosciamo noi la nostra città, soprattutto come la conosco io, probabilmente difficilmente altri direttori la potrebbero conoscere e di conseguenza essere coscienti dei pregi e dei difetti. Se non ti fai prendere troppo dagli affetti puoi essere in grado di risolvere tanti problemi e di raggiungere quelli che sono gli obiettivi stagionali.

A proposito di legame con la città, le parole di Insigne (“Non ho mai avuto un buon rapporto con la pizza di Napoli”) hanno destato scalpore. Tu sei stato capitano del Napoli in un periodo di rinascita ricoprendo il ruolo con estrema fierezza, quanto incide l’assenza di tifosi nell’esplosione attuale di Insigne?

Credo che Lorenzo non volesse dire che non ha mai avuto un rapporto buono con la piazza di Napoli, voleva dire che sicuramente lui è stato sempre storicamente bacchettato e da lui ci si è aspettato sempre tanto; penso che non ci siano dubbi sul fatto che Lorenzo sia un giocatore straordinario e la sua esplosione non combacia assolutamente col fatto che la gente non ci sia, anzi: credo che se ci fossero stati i tifosi avrebbero apprezzato alla grandissima quelle che sono le prestazioni eccezionali di Insigne. Lorenzo merita di essere osannato dalla piazza partenopea perché è un figlio della città, un vero napoletano e adesso sta facendo delle cose straordinarie.

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Un tuo ex collega, Gugliemo Stendardo, ha parlato in termini positivi del salary cap. Qual è il tuo pensiero in merito?

Credo che l’Italia debba fare tanti cambiamenti prima di arrivare a questa soluzione. Indubbiamente poter mettere alla pari tante società ridurrebbe il gap attuale tra quelle più importanti a quelle che lo sono meno, dando spazio alle capacità tecniche e organizzative di dirigenti, allenatori e nello stesso tempo di calciatori.

Ultima domanda: Montervino ha collezionato più di 100 partite col Napoli ed altrettante con la Salernitana ma in generale l’esperienza da calciatore è stata ampia e variegata. C’è una partita che ti ricordi per cui non hai dormito la notte prima?

Io ho fatto circa 180 partite con il Napoli e 150 con Ancona e Salernitana. Indubbiamente sono stato protagonista in tre piazze importanti, ma senza discussione la partita che mi ha reso orgoglioso e che probabilmente la sera prima non mi ha fatto dormire è stata quella del 10 Giugno 2007, quando il Napoli dopo tantissimi anni è tornato in Serie A. Quella è la partita che indubbiamente ricorderò per tutta la vita.