Fantacalcio, come cambia il Napoli con Raspadori e Ndombele?

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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Tra le pretendenti a un posto in Champions c’è sicuramente, anche quest’anno, il Napoli di Spalletti. Se i partenopei potranno ambire a qualcosa di più lo dirà solo il campo.

Le prime giornate di campionato (con Verona e Monza) hanno fatto vedere un Napoli fresco, convinto, convincente e con le idee chiare. In questi giorni, inoltre, la rosa dei partenopei si è ampliata con i nuovi acquisti Raspadori (dal Sassuolo) e Ndombele (dal Tottenham). Ora sta a Spalletti capire come valorizzarli. Sta invece a noi, manager di fantacalcio, capire come e se puntare su di loro nelle aste delle nostre leghe.

IL NAPOLI FINO AD OGGI

Come l’anno scorso, il Napoli si affida principalmente a due moduli di gioco. Si passa da un 4-3-3 a un 4-2-3-1. Il primo modulo è stato quello usato in questo inizio di campionato, anche per la rosa ridotta che ha avuto a disposizione Spalletti. Il secondo è stato temporaneamente accantonato, anche perché Mertens (il “sottopunta” usato principalmente nel 4-2-3-1) non era stato ancora rimpiazzato. Raspadori dovrebbe avere colmato questa lacuna.

In questo inizio di campionato Spalletti ha puntato su un 11 di “titolari” vecchio stampo. La scelta di ripetere la formazione è dovuta principalmente al fatto di volere dosare i cambiamenti. Queste partite agostane sono molto delicate e rischiano di far perdere diversi punti, poi difficili da recuperare. Inoltre, l’assenza di partite di Coppa permette di evitare il turnover. Per ora il Napoli è stato uno schiacciasassi! 5 a 2 al Bentegodi contro il Verona e 4 a 0 al San Paolo contro il Monza.

In porta, al momento, è stata data fiducia a Meret. Sembra che su di lui ci siano alcune perplessità, soprattutto a livello di personalità. Di recente è stato acquistato Sirigu, che parte come secondo. Vedremo se queste gerarchie verranno ribaltate. Sul fronte portieri, inoltre, il mercato del Napoli è ancora alla ricerca di opportunità (si parla ad esempio di Keylor Navas). Vedremo che succederà, intanto il portiere titolare si chiama Meret.

La difesa a 4 ha perso il “comandante” Koulibaly. Da destra a sinistra vengono schierati Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui. In questa linea Kim ha sostituito Koulibaly, fino ad oggi con buoni risultati (già un gol contro il Monza), mentre sul lato sinistro Olivera (nuovo acquisto sudamericano) è ancora dietro a Mario Rui in maniera piuttosto netta.

A centrocampo, sempre da destra a sinistra, si è visto un trio composto da Anguissa, Lobotka e Zielinski. In questo reparto si sta aspettando la cessione di Fabian Ruiz (probabilmente verso il PSG). Questa operazione sembra da tempo in dirittura di arrivo ma fatica a concretizzarsi. Nel frattempo lo spagnolo non viene impiegato.

In attacco, ai lati di Osimhen (con Simeone suo vice, che ha sostituito Petagna), si sono visti il messicano Lozano (per il quale si spera in una definitiva consacrazione) e la novità Kvaratskhelia, carneade proveniente dal Dinamo Batumi (Georgia) e acquistato per sostituire un “certo” Lorenzo Insigne. L’inizio è stato veramente esaltante con 3 gol e 1 assist in due partite! Politano a destra ed Elmas a sinistra, fino ad oggi, sono stati utili rincalzi ai titolari già citati.

I DUE NUOVI ACQUISTI

Partendo dal centrocampo, Ndombele è un acquisto di grande sostanza. Francese, 25 anni e dotato di grande esperienza internazionale. Nel 2017 è titolare nel Lione e nel 2019 va al Tottenham per una cifra record di oltre 60 mln di euro. Il francese è un jolly di centrocampo, abile sia in fase di interdizione sia di impostazione e, infine, di conclusione. Lo si può definire come un “box to box”. Non fa gol a grappoli (al massimo 3 gol nel 2021) ma è molto affidabile e corretto, prende pochi gialli e, negli ultimi 3 anni, non è mai stato espulso in campionato.

Passiamo a Raspadori. Il ragazzo di Bentivoglio (BO) è cresciuto nelle giovanili del Sassuolo e negli ultimi due anni ha scalato le gerarchie fino a diventare un giocatore importante dei neroverdi e della Nazionale di Mancini (è Campione d’Europa). L’emiliano è anch’esso un jolly, ma di attacco. Sa giocare da centravanti, da ala, da seconda punta e da “sottopunta” in un 4-2-3-1. Difetta in altezza (è alto 1,72 m.) ma fisicamente gli viene riconosciuta una certa possenza. Il suo baricentro basso e la sua particolare fisicità fanno pensare a una sorta di potenziale “Kun” Aguero. Vedremo in futuro se il ragazzo saprà ulteriormente crescere. Nella scorsa stagione ha totalizzato 10 gol e 6 assist. Al di là dei numeri realizzativi, il suo apporto è stato prezioso per la sua duttilità, personalità e per la sua partecipazione al gioco. In conclusione, parliamo di un attaccante duttile e moderno.

COME CAMBIA IL NAPOLI

Come cambia il Napoli con questi due acquisti? A nostro avviso ci sono due aspetti che legano questi giocatori: ci riferiamo all’apporto che daranno in termini di duttilità e personalità.

Nel 4-3-3 Ndombele potrà sicuramente occupare una delle 3 caselle di centrocampo. Pensiamo che, più che quella centrale, il francese verrà impiegato come mezzala, giocandosi principalmente il posto con Anguissa. In caso di assenza di Lobotka, tuttavia, Ndombele potrà sicuramente dare una mano in cabina di regia. Nel 4-2-3-1 Ndombele dovrebbe occupare uno dei due posti in mediana. Spalletti, in questo modulo, potrebbe anche ritagliargli un ruolo da trequartista “alla Kessie” nel Milan dell’anno scorso.

Veniamo a Raspadori. Potremmo dire che, sebbene con caratteristiche diverse, l’ex Sassuolo vada a sostituire Mertens. Come il belga, nel tridente, potrebbe giocare come centravanti (in concorrenza con Simeone come vice-Osimhen) o sull’ala, preferibilmente a sinistra, anche se sarà difficile, se non impossibile togliere il posto a Kvaratskhelia. Nel 4-2-3-1 potrebbe giocare in tutti i ruoli. Il ruolo di trequartista/sottopunta sembra quello a lui più consono. Da questo punto di vista possiamo dire che Spalletti aspettava con impazienza un acquisto del genere per ristabilire il ventaglio di alternative dell’anno scorso.

COSA FARE AL FANTACALCIO?

Ora veniamo a quello che ci interessa veramente! Quanto saremo disposti a spendere per prendere questi due giocatori? Potranno migliorare in maniera determinante le nostre squadre?

Vi facciamo un piccolo spoiler del nostro ragionamento: crediamo di no. Ora vi spieghiamo il perché.

Partiamo sempre da Ndombele. Il giocatore è di sicuro valore ma quale sarà il titolare che gli farà spazio? Difficile dirlo. Difficile anche capire, vista la grande duttilità, quale sarà il giocatore principale con cui il francese si alternerà. Il più probabile potrebbe essere Anguissa, che ad oggi sembra insostituibile. Ammettendo anche che giochi tutte le partite, le sue statistiche non sono ricche di bonus, come già detto in precedenza. In pratica, pur riconoscendone il valore, non lo riteniamo particolarmente appetibile. Al massimo, considerato un budget da 500 crediti, non andiamo oltre i 10 crediti (2% del budget) in un quinto-sesto slot. Nel caso, preoccupiamoci di avere in rosa almeno un altro centrocampista partenopeo.

Terminiamo con Raspadori. Anche per lui la situazione è particolare. Diciamo che da fantamanager lo preferivamo di più al Sassuolo. Raspadori non sarà un titolare e sarà utilizzato come tale e con regolarità, secondo noi, solo nel 4-2-3-1,  modulo che ad oggi sembra la seconda scelta del mister. Possiamo azzardare l’acquisto di Raspadori nel caso abbiamo una rosa di attaccanti titolarissimi. In questa situazione potremmo permetterci questo azzardo. Suggeriamo comunque di non spenderci troppo, considerando l’hype suscitato dal suo nome. Sempre ipotizzando un budget di 500 crediti, non andiamo oltre i 20 crediti (4% del budget).

Signori, abbiamo detto la nostra. Ora tocca a voi e buon fantacalcio a tutti!