Fiorentina-Juventus, Fiore: “Il ritorno di Vlahovic condizionerà la sfida”

Il giorno di Fiorentina-Juventus, semifinale di andata di Coppa Italia, è finalmente arrivato. Intervenuto in esclusiva a juventusnews24, l’ex viola Stefano Fiore ha analizzato la sfida incentrando il proprio punto di vista sul ritorno da ex di Dusan Vlahovic al Franchi. Di seguito le sue parole.

Fiorentina-Juventus, le parole di Fiore

Io sono convinto che sarà una partita bella. E poi a tenere banco ci sarà sempre il discorso Vlahovic, dell’accoglienza che riceverà e che nel bene o nel male potrebbe essere un fattore decisivo per influenzare l’andamento della partita. In ogni caso si affronteranno due ottime squadre, che giocano un calcio diverso. Abbiamo quello più pratico della Juve e l’altro più propositivo della Fiorentina. Due stili di gioco differenti tra di loro, ma entrambi redditizi. Entrambe stanno facendo una buona stagione, in particolare i viola per gli obiettivi che aveva. Quelli dei bianconeri tutti li conoscevamo, ma piano piano la squadra di Allegri si sta riprendendo”.

RITORNO VLAHOVIC:Vlahovic rimane un ragazzo come tutti noi, quindi sicuramente vivrà di queste emozioni. Io però credo che le saprà gestire bene, anche se è molto giovane e ha poca esperienza. Questo perchè ha un gran bel carattere e lo fa vedere in tutte le sue movenze, nel suo modo di stare in campo. In qualche modo, almeno inizialmente, sarà condizionato e vuoi o non vuoi ci saranno diversi fischi a suo indirizzo, ma quando si inizierà a giocare tutto questo passerà e farà bene anche con l’aiuto dei suoi compagni”.

SU BUFFON:Se devo dire la verità, razionalmente, ti avrei risposto di no. Ma per chi conosce Gigi, e io lo conosco da quando era un ragazzino, non ci si può stupire più di nulla. Ci si aspetta di tutto da lui. Quando ha firmato per il Parma un anno fa ho pensato lo avesse fatto per riportarlo in Serie A e poi magari chiudere la sua carriera così. Salvo rimonte clamorose, però, gli emiliani faranno fatica a salire di categoria e forse questo “insuccesso” lo ha spronato nel cercare di riprovarci ancora e quindi di conseguenza allungare la sua carriera. Ma finchè se la sente, Gigi può continuare a giocare quanto vuole”.