Francia, parla Deschamps: “Futuro? Serve evolversi e adattarsi”

Deschamps Francia

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Il commissario tecnico della Francia, Didier Deschamps, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dei Mondiali di Qatar e della sua squadra, sottolineando gli aspetti fondamentali su alcuni discussi singoli, fra cui Giroud, Rabiot e Theo. Ecco le sue dichiarazioni.

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Francia, le dichiarazioni di Deschamps su Qatar 2022

Sulle doti di Giroud
Sa ciò che voglio da lui. La sua situazione è cambiata rispetto all’Europeo, ma ho fiducia in lui per ciò che fa in campo e fuori. I gol non sono determinanti, la decisione era presa da un po’. Considero che sia meglio per la Francia che sia con noi. Tutti vorrebbero essere titolari, ma il gruppo è più importante”.

L’assenza di Maignan
“Purtroppo non poteva essere operativo in tempo, senza bruciare le tappe. A volte la maglia può pesare, ma ha avuto sfortuna con l’infortunio delicato al polpaccio. Da lunedì ho bisogno di giocatori pronti a focalizzarsi sul Mondiale”.

Un pensiero su Rabiot
“Con noi si è già affermato da tempo ai massimi livelli. Non entro nel dibattito dei ruoli che ricopre in club o sui problemi della Juve. Adrien è un grande giocatore d’esperienza, di equilibrio, come ama considerarsi. Conto molto su di lui”.

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Su Theo Hernandez
“Si valutano troppo i terzini su assist e gol, ma restano dei difensori. A Theo chiedo di fare quel che fa molto bene al Milan: ha ottime doti di cross e tiro, propende per l’attacco, va equilibrato con piccoli aggiustamenti, come fa con Pioli”.

Sui vantaggi e gli svantaggi del Mondiale invernale
“In Brasile avevamo 28 giorni di ritiro, 24 in Russia, quest’anno una settimana. Non è ragionevole. I giocatori arrivano meno stanchi, ma rischiano più infortuni perché hanno giocato ogni tre giorni. Non ci sono viaggi da fare ma non ci alleniamo dove si gioca”.

Sul futuro
“Non è un problema, non penso al futuro. Finora non è andata male. Serve adattarsi, evolvere. Motivazione e determinazione sono intatte. Rimango pragmatico e punto a passare il girone. Poi ogni gara sarà una ghigliottina”.

Le favorite del torneo
“Favorite? le solite: Brasile, Argentina, Germania, Inghilterra, Spagna, ciascuna con traiettorie differenti, a volte ascendenti come per l’Olanda. Ma ormai dalle semifinali in poi, di sorprese se ne vedono sempre di meno”.