Galeone: “Giampaolo? E’ secchione. L’Inter gioca malissimo. Su Allegri…”

galeone giampaolo

(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Giovanni Galeone è sempre stato considerato da Giampaolo e da Allegri un padre sportivo e calcistico. All’indomani dell’esonero del tecnico blucerchiato i microfoni di Libero hanno intercettato l’ex allenatore per fargli spiegare le motivazioni dell’ennesimo fallimento di Giampaolo. Fra le altre domande anche alcune relative a Massimiliano Allegri che non ha vissuto momenti felici e facili alla Juventus. Galeone ha confermato che nei momenti difficili non è mancata anche una sua strigliata ad Allegri per indirizzarlo sulla retta via.

Juventus Bologna Allegri
(Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

A  tutto Galeone: le parole su Giampaolo e su Allegri

Queste le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Galeone ai microfoni di Libero in esclusiva.

Su figli, Gasperini. Giampaolo ed Allegri: “Ottime cose per Gasp, ondivaghe per Max e dolorose per Giampaolo. Lo frega il suo essere “secchione”, legato agli schemi. Dovrebbe avere più fantasia. Gli altri due sono stati miei giocatori, erano mister in campo, leggevano la partita come pochi. Soprattutto Gasp“.

Su Massimiliano Allegri: “Allegri tornando a Torino ha rinunciato a offerte clamorose di Real e PSG. Gli dissi: sbagli, sii più internazionale, assaggia altre realtà. Negli ultimi tempi si era un po’ impigrito, voleva stare vicino agli amici, alla famiglia […] Non è mai stato adorato a Torino, neppure quando vinceva. Ma se prendi un allenatore per un progetto di 4 anni, gli chiedi di vincere subito lo Scudetto? Alla Juve vie sempre e solo la legge di vincere a tutti i costi“.

Sull’Inter: “Gioca malissimo e ho l’impressione che Inzaghi facesse bene alla Lazio perché non aveva da scegliere chi mettere in campo, viste le poche alternative. All’Inter ha preferito Correa a Dybala, alterna i difensori, cambia se uno è ammonito. Non ha e non dà certezze“.

Su talenti del futuro e sul Napoli: “Il Napoli, gioca il calcio migliore e Raspadori è la pedina tattica che mancava. Ilfuturo Rovella. Max lo ricordi…“.