Gravina: “Negli stadi è tornata la vita. A breve si arriverà al 75%”

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

All’inaugurazione del nuovo centro VAR a Lissone, è intervenuto Gabriele Gravina che ha parlato alla stampa. Oltre all’introduzione della nuova tecnologia, il presidente della FIGC ha parlato anche del graduale ritorno agli stadidei tifosi e degli episodi di razzismo, nonchè della nuova avventura in Nations League della nazionale italiana.

Sul VAR:

“Qui è tutto canalizzato e cablato e abbiamo colto questa opportunità per dare agli arbitri questo centro. L’Italia è stata la prima nel mondo a lanciare l’idea della tecnologia, sia con il VAR che con la Goal Line Technology. Siamo un modello e vogliamo diffondere questo messaggio, non abbiamo paura dell’innovazione, senza togliere le valutazioni degli arbitri”.

Sul ritorno dei tifosi allo stadio
“Sono entusiasta, negli stadi è tornata la vita e godere dello spettacolo della partita è importante. Manca ancora quella piccola percentuale che spero possa arrivare in tempi rapidi, ma sono felice. A breve si arriverà al 75%, le società cominciano ad avere qualche ricavo in più anche se quanto perso non sarà recuperato. Non a caso stiamo chiedendo al governo un piano industriale per contenere i costi. Vogliamo norme che rappresentino strumenti utili per superare i problemi”.

Sugli episodi di razzismo
“Gli imbecilli sono imbecilli per cultura, non per vocazione. Stiamo cercando di pensare a norme più stringenti ma il problema è di educazione. È stata aperta un’indagine, vedremo. Gli stadi moderni per aggirare il problema? Stiamo cercando di incentivare la modernizzazione in tutto il Paese, anche per i bilanci delle varie società”.

Sulla Nazionale italiana
“La Nazionale ha la sua impronta, non vive per il risultato finale ma per giocare e divertirci. Teniamo a questa competizione in modo particolare, il calcio spagnolo lo conosciamo, sarà una partita intensa e spettacolare, sperando di vincere come all’Europeo”.