Hauge segna, Il Bodø è campione e la Norvegia sforna talenti

Tante “micro-partite” in Napoli-Milan. Non solo il trionfo dei rossoneri. Non solo l’ennesima serata magica di Zlatan Ibrahimovic. Certamente, non poteva passare inosservata la prima rete in Serie A di Jens Petter Hauge. Il giovane esterno classe 1999, dopo aver trovato la prima rete in Europa League contro il Celtic, ha ottenuto la prima gioia anche in campionato. Un’operazione-lampo da circa 4,5 milioni di euro. Il match dei preliminari di Europa League, contro il Bodø/Glimt, è stata l’occasione per vedere all’opera un calciatore che, senza giri di parole, ha letteralmente stregato Maldini. È decisamente troppo presto per parlare di un futuro campione ma, il tempo è dalla parte del giovane Jens Petter. Mentre il giovane Hauge faceva esultare i tifosi del Milan, i suoi ex compagni del Bodø/Glimt conquistavano il loro primo “scudetto” norvegese. Una cavalcata trionfale, a cui lo stesso Hauge, ha contribuito con 14 gol e 10 assist. Intanto la scuola calcio della Norvegia, negli ultimi anni, sta tirando fuori talenti interessanti oltre ad Hauge. Su tutti, ovviamente, Erling Haaland.

Non solo Hauge e Haaland

Hauge, verosimilmente, è solo l’ultimo di una serie di giovani talenti che, la scuola della Norvegia, sta sfornando negli ultimi anni. Impossibile non iniziare da quello che, al momento, è il miglior attaccante al mondo, vale a dire Erling Haaland. Il centravanti del Borussia Dortmund è senz’altro il migliore della scuderia. Ma, proprio Haaland, ha dato l’opportunità di accendere i riflettori su giocatori d’estro e assoluta modernità. Impossibile non menzionare Kristoffer Ajer, centrale difensivo 22enne del Celtic Glasgow. 1.98 d’altezza, coadiuvata da un’assoluta abilità di gestione del pallone tra i piedi. Certamente, i centimetri di stazza lo rendono un cliente scomodissimo sulle palle alte, anche se, può ancora migliorare sulla marcatura. Il Milan lo ha messo nel mirino ma, gli scozzesi, non hanno alcuna intenzione di cederlo in saldo, credendo molto nella sua crescita.

Martin Ödegaard

Un altro talento, senz’altro più noto di Ajer, è Martin Ödegaard. Il giovane centrocampista fu acquistato dal Real Madrid nel gennaio del 2014, quando aveva appena 16 anni. I blancos lo hanno fatto crescere, tramite diverse esperienze in prestito. Quella più significativa, è stata senz’altro la parentesi alla Real Sociedad. Nel campionato spagnolo, Ödegaard ha legittimato le sue buone prestazioni, già mostrate durante il prestito al Vitesse. L’innalzamento di competitività non ha turbato il talentino del Real che, inevitabilmente, ha migliorato a dismisura la qualità del suo gioco e, in Spagna, qualcuno lo ha già indicato come l’erede di Modric. Il Real ha ricevuto offerte per Ödegaard, ma ha optato per un inserimento nell’organico di Zidane. Il trequartista norvegese mostra una classe ed una visione di gioco non comuni. La sua ottima abilità lo rende un giocatore di valore sia in impostazione, sia in manovra offensiva, calandosi perfettamente come trequartista puro, nonché regista di centrocampo. Versatilità che, inoltre gli ha permesso di agire più volte anche da esterno destro a piede invertito, vista l’assoluta brillantezza del suo mancino.

Berge e Evjen

Altri giocatori norvegesi, di assoluta qualità, rispondono al nome di Sander BergeHakon Evjen. Rispettivamente classe 1998 e classe 2000. Il Napoli può dire di averne affrontato uno e “sfiorato” l’altro. Il primo infatti, militava nel Genk che se la vide con i partenopei in Champions League, nel dicembre 2019. Il secondo gioca nell’AZ Alkmaar ma, malauguratamente, non ha potuto giocare contro il Napoli a causa del contagio da Covid.

Berge, attualmente, milita nello Sheffield United che, per strapparlo ai belga ha versato 24 milioni di euro. In passato, aveva ottenuto l’interesse della Lazio, data la sua somiglianza tecnica con Milinkovic-Savic. Il passaggio al calcio inglese, ovviamente, non è stato semplice ma, l’ex Genk, si sta affermando e, partita dopo partita, sta incrementando il suo rendimento. Non a caso, nel corso di questa stagione, ha trovato il primo gol in Premier contro il Liverpool.

Hakon Evjen, dal canto suo, è stato acquistato dall‘AZ proprio dal Bodo/Glimt. Gli olandesi puntano sul talento classe 2000 che, al momento, ha trovato però una sola presenza in campionato. Centrale di centrocampo con grande rapidità palla al piede, e un mancino delizioso. In Olanda si parla benissimo di lui e, i media, sono unanimi nell’indicare questa stagione come quella dell’esplosione.

Bohinen e Askildsen

Emil Bohinen, classe 1999, è un altro prospetto da tenere d’occhio. Gioca nello Stabæk ed è un centrocampista moderno, molto abile nel gestire ambo le fasi. Quest’anno ha segnato 4 gol in 19 presenze in campionato. Intelligenza tattica e fisico, in parallelo ad un prezzo non ancora elevato, fanno di Bohinen un giocatore che può rivelarsi un ottimo colpo. Kristoffer Askildsen è già nel campionato di Serie A. Gioca nella Sampdoria e ha esordito, nella scorsa stagione, contro l’Inter. Classe 2001, si parla di un altro centrocampista di grande qualità che, contro il Milan, ha trovato il suo primo gol, per nulla banale. Ranieri vuole lavorare molto sulla sua crescita e, chissà, che questa non possa essere la stagione dell’esplosione, nonostante la givoanissima età.

La scuola calcio norvegese, dunque, si appresta ad essere la culla di gicoatori moderni di grande prospettiva. Talenti che, come Haaland e Hauge, possono fare dell’Europa il palcoscenico di una nuovo movimento moderno, dall’inaspettata Norvegia.