(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Da acquisto più costoso della storia della Chinese Super League a uomo mercato a fine carriera. La parabola di Hulk, al secolo Givanildo Vieira de Souza, è di quelle peculiari. Classe 1986, attaccante potente ma del tutto sconosciuto al grande calcio, emigra in Giappone, dove getta le basi della sua carriera futura. In effetti, è qui che scopre le proprie doti offensive: in Brasile, infatti, giocava da terzino. Nel 2008, arriva la grande occasione, la chiamata dal Porto. Con cui ci mette un po’ ad esplodere: la stagione della svolta è la 2010/2011, quando segna 36 reti in 53 partite, vincendo Campionato ed Europa League. Nel 2012 accetta la chiamata dello Zenit San Pietroburgo, e in Russia resta 4 anni, segnando 78 reti in 145 partite.

Nel 2016 i cinesi dello Shanghai SIPG gli offrono un contratto da quasi 20 milioni di dollari, che ne fanno, all’epoca, il terzo giocatore più pagato al mondo dopo Messi e Cristiano Ronaldo. A fine mese, il contratto del 34enne brasiliano scadrà, e vorrebbe regalarsi un ultimo giro nel calcio che conta. Nella ridda di club che potrebbero puntare su Hulk, in prima fila il Porto, per ovvie ragioni sentimentali. L’ingaggio, prevedibilmente, potrebbe però rivelarsi un ostacolo.

Ecco allora che la destinazione giusta potrebbe essere il Wolverhampton, squadra a forte trazione portoghese. Una specie di enclave lusitana in Premier League, che potrebbe fare al caso di Hulk. Il “no comment” alle domande dei giornalisti inglese del manager Nuno Espírito Santo non fanno che corroborare un’ipotesi tutt’altro che campata in aria. Questione di opportunità, ma anche di necessità, perché i Wolves dovranno fare a meno di Raul Jimenez ancora per un po’. In Italia, anni fa, Hulk era finito nel mirino di Juventus e Milan, ma i costi proibitivi di cartellino e ingaggio lo hanno sempre tenuto lontano dalla Serie A. Chissà che, viste anche le performance dei più “maturi” Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo qualcuno non decida di puntare sul 34enne brasiliano…