L’Everton con Ancelotti può sognare in grande

(Photo by PETER POWELL/POOL/AFP via Getty Images)

Ieri sera si è giocata la partita tra Everton e Chelsea e la vittoria dei Toffees per 1-0 dimostra che la squadra di Ancelotti può finalmente tornare ad essere competitiva in Premier League. Dopo un inizio fantastico con 4 vittorie consecutive era arrivato il pareggio nel derby contro il Liverpool e da lì un’involuzione preoccupante. L’Everton, infatti, aveva perso tre partite consecutive contro Southampton, Newcastle e Manchester United. La successiva vittoria contro il Fulham aveva ridato autostima e punti, ma poi la sconfitta casalinga contro il Leeds e il pareggio contro il modesto Burnley avevano destato qualche preoccupazione. I tre punti contro il Chelsea sono fondamentali per la classifica e per la consapevolezza della squadra. L’Everton, infatti, è in pieno gruppone europeo e la vetta, nonostante una partita in più, dista solo 4 punti.

L’artefice di questa crescita repentina, seppur non ancora solida, è Carlo Ancelotti. Il tecnico reggiano ha puntato su alcuni giocatori di fiducia come James Rodriguez ed Allan, ma chi ha stupito più di tutti è Calvert-Lewin. Il 23enne centravanti inglese è letteralmente esploso in questa stagione. In 12 partite, infatti, ha segnato 11 gol. L’anno scorso fece il suo miglior risultato della carriera con 13 reti in 36 giornate. Non stupisce, quindi, che Ancelotti lo abbia preferito a Kean che a Liverpool non ha mai reso quanto previsto.

L’Everton di Ancelotti è una squadra che unisce gioventù ad esperienza, qualità a forza fisica. Il portiere è quello della nazionale inglese, Jordan Pickford. Non è sempre affidabile, ma a 26 anni ha già una grande esperienza. In difesa c’è il capitano Coleman oltre a Yerry Mina, pilastro colombiano, e a Digne, terzino sinistro di livello. A centrocampo ci sono la fisicità di Doucurè, la classe di Sigurdsson e i piedi buoni di Allan e Andrè Gomes. L’attacco è pura qualità tra Rodriguez, Richarlison e Iwobi oltre ad un Calvert-Lewin che la butta sempre dentro.

Ancelotti ha accettato l’Everton perchè è una società importante che ormai da anni non lotta per qualcosa di importante. Le potenzialità ci sono come anche le possibilità economiche. In un anno in cui i divari in Premier League sono molto ristretti e in cui outsider come West Ham e Southampton sono vicine alla vetta, l’Everton può cercare di ambire a qualcosa di più rispetto ad una qualificazione in Europa League. Ci vorranno sicuramente più costanza di risultati e più gol da diversi giocatori. Già la prossima contro il Leicester potrà essere un importante banco di prova.