Ibrahimovic, primi dubbi del Milan sul rinnovo: le ultime

Ibrahimovic

(Photo by Getty Images)

Ibrahimovic e il Milan, una storia d’amore che potrebbe clamorosamente interrompersi a giugno. Lo svedese, faro della rinascita del Diavolo, salterà oggi il derby per l’infiammazione al tendine d’Achille che lo aveva costretto a fermarsi dopo mezzora dell’ultima gara contro la Juve prima della sosta. Il rinnovo, che fino ad un mese fa sembrava scontato, è tornato in discussione. Il Milan si interroga: cosa fare con Zlatan?

Ibrahimovic, i dubbi di Maldini e Massara

In società sono nate le prime riflessioni sul futuro del centravanti svedese classe ’81. In questa stagione Zlatan ha comunque ottimi numeri: otto goal segnati e una presenza più marcata rispetto alla scorsa stagione. Tuttavia, gli ultimi due mesi fanno riflettere. Ibra, che il prossimo 3 ottobre compirà 41 anni, sembra aver perso quella capacità di dominare le difese avversarie, caratteristica che lo aveva marcatamente contraddistinto anche nel suo secondo ritorno a Milanello. Una presenza, quella del gigante ex Ajax, che limita il gioco della banda di Pioli. Ibrahimovic infatti continua ad essere il solito grande accentratore senza però garantire più la sua unicità tecnica. Le quaranta primavere cominciano inevitabilmente a farsi sentire.

Ibrahimovic, ritiro a fine anno o ruolo da comprimario?

Premesso che lo stesso centravanti sarà il primo ad interrogarsi se sia il caso o meno di continuare per un’altra stagione (e molto, oltre che dalle sue condizioni fisiche, dipenderà anche dall’eventuale qualificazione della Svezia ai prossimi Mondiali), l’idea che sta emergendo a Casa Milan è quella di offrire ad Ibrahimovic un ruolo da comprimario, riserva di lusso che non vada ad intaccare la possibilità di reperire una nuova punta futuribile sul mercato. Il numero 11 del Diavolo accetterà il ruolo o deciderà di appendere le scarpette al chiodo magari dopo la partecipazione alla rassegna iridata in Qatar? I prossimi mesi saranno decisivi ma per la prima volta negli ultimi due anni la centralità di Zlatan nel Milan è messa seriamente in discussione.