Il Tottenham chiede chiarimenti alla FIFA su Paratici

Tottenham Paratici

(Photo by Chris Brunskill/Getty Images)

Nella giornata di oggi la Commissione disciplinare della FIFA ha fatto una scelta importante. Infatti, ha esteso a tutto il mondo le sanzioni della Corte d’Appello della FIGC contro il direttore sportivo del Tottenham Fabio Paratici. Una sorpresa per gli Spurs. Tuttavia, la corte l’aveva richiesto da subito. In serata il club londinese ha diramato un comunicato aggiornando i tifosi sulla situazione. Il Tottenham ha inoltrato alla FIFA una richiesta di approfondimento e attenderà, comunque, il risultato del ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Nel caso di conferma, infatti, Paratici sarà costretto a lasciare il club. La soluzione della vicenda, però, arriverà solo il 19 aprile. Questo fatto si inserisce in una settimana turbolenta dopo l’addio di Antonio Conte.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il comunicato del Tottenham su Paratici

Il testo condiviso dagli Spurs nei propri canali ufficiali:

A seguito delle notizie odierne dei media in merito alla decisione della Commissione Disciplinare della FIFA di estendere a livello mondiale la sanzione inflitta dalla Corte d’Appello della FIGC a Fabio Paratici il 20 gennaio 2023, il club ha inoltrato urgenti richieste alla FIFA. La FIFA nel tardo pomeriggio di oggi ci ha risposto per iscritto notificandoci oggi, mercoledì 29 marzo 2023, che è stata presa la decisione della Commissione Disciplinare della FIFA di estendere la sanzione della FIGC a tutto il mondo. Questa deliberazione della commissione è stata assunta senza preavviso a nessuna delle parti coinvolte. Chiediamo urgentemente alla FIFA ulteriori chiarimenti sui dettagli della proroga e della sua deroga alla sanzione FIGC. Ci teniamo a precisare che quando Fabio ieri ha condotto l’intervista sui canali del club né lui né il club avevano alcun indizio di questa decisione da parte della FIFA, in base al fatto che la sanzione FIGC è stata scattata il 20 gennaio 2023 e rimane soggetta a un Appello del 19 aprile 2023. Aggiorneremo su questo argomento a tempo debito.”