Inter, Inzaghi non rischia la panchina ma il club vuole risposte

Inter Inzaghi

(Photo by Alessandro Sabattini, Onefootball.com)

Periodo assolutamente negativo per l’Inter e per Inzaghi, che ieri è uscita sconfitta per 3-1 contro l’Udinese alla Dacia Arena nella 7ª giornata di campionato.

I nerazzurri sono incappati nella terza sconfitta stagionale in Serie a (dopo quelle contro la Lazio e nel Derby) e a stupire è stata soprattutto la prestazione della squadra e le scelte del tecnico.

Inter Inzaghi
(Photo by Alessandro Sabattini, Onefotball.com)

Inter, Inzaghi non è a rischio. Ma la società chiede di invertire la rotta al tecnico

Al netto di un Inter francamente orribile contro un’ottima Udinese, addetti ai lavori e tifosi si sono interrogati nell’immediato post partita su una doppia scelta particolare fatta dal tecnico nerazzurro.

Alla mezzora infatti Inzaghi ha sostituito sia Bastoni che Mkhitaryan per inserire Dimarco e Gagliardini.

Motivi tecnici? In parte, ma a detta del diretto interessato il cambio è stato fatto perchè i due giocatori erano entrambi ammoniti e Inzaghi temeva l’inferiorità numerica per l’Inter.

Il doppio cambio (che ha lasciato più di qualche dubbio), non ha comunque beneficiato all’Inter, che è crollata negli ultimi minuti sotto i colpi della squadra di Sottil.

I nerazzurri sono apparsi fisicamente appannati e mentalmente assenti contro l’Udinese e le assenze pesanti (Calhanoglu e Lukaku su tutti, ma anche una fascia sinistra ancora senza padrone) sono alibi giusti ma non sufficienti.

L’Inter in 9 partite stagionali finora disputate (7 in Serie A e 2 in Champions) ha un bilancio di 5 vittorie e 4 sconfitte. Uno score abbastanza preoccupante per una squadra che punta ad obiettivi ambiziosi

La particolarità del campionato per ora non condanna l‘Inter: ora i nerazzurri sono a 12 punti, a “solo” 5 punti dalla vetta occupata da Napoli e Atalanta. Una buona notizia considerato l’avvio a dir poco stentato.

Ma in Casa Inter serve virare la rotta ed in fretta perché dopo la sosta per le nazionali di settembre, inizierà un tour de force di partite ravvicinate prima della pausa per il Mondiale.

Inzaghi non rischia la panchina e questo per più motivi. Il primo è che comunque la società crede nel progetto tecnico dell’allenatore piacentino nonostante i problemi.

E in secondo luogo, un esonero in questa stagione così particolare è un rischio/scommessa difficile da prendere.

Fiducia al tecnico quindi, ma secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport il club vuole delle risposte a partire dalla prima partita dopo il rientro: il big match del 1 ottobre contro la Roma.