Inter, la Champions si allontana: il trequartista sta costando caro a Conte

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Anche ieri sera l’Inter di Conte ha deluso, contro un Real Madrid non in grandissima forma. I nerazzurri sono usciti sconfitti per 3-2 dal match con la squadra di Zinedine Zidane e adesso sono consapevoli di avere davvero pochissime chance di qualificazione, specie per come è andata l’altra partita del girone (0-6 del Borussia M’Gladbach sullo Shakhtar).

Inter, altro flop in Champions?

Dopo la sconfitta di ieri sera è quasi impossibile non pensare al concretizzarsi di un altro flop in Champions League per l’Inter. Dopo le prime 3 giornate i nerazzurri rischiano seriamente di non qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta della competizione europea più importante in circolazione.

La vittoria del Borussia M’Gladbach ha proiettato i tedeschi al primo posto in classifica, inseguiti da Shakhtar Donetsk e Real Madrid a 4 punti, fanalino di coda proprio l’Inter a 2 punti: i nerazzurri sono consapevoli di non poter più sbagliare e di avere a disposizione poche chance per provare ad evitare l’eliminazione. La prossima partita (in casa con il Real Madrid) sarà decisiva per le sorti dei nerazzurri: in caso di sconfitta infatti e con una vittoria del Gladbach, i tedeschi e il Real volerebbero rispettivamente a 8 e 7 punti, e ciò combacerebbe con una probabilità davvero minima di raggiungere le prime posizioni da parte dell’Inter, che a quel punto rimarrebbe a 2 punti e con anche lo Shakhtar da superare al terzo posto.

Di conseguenza, assodato che bisognerà conquistare qualche punto con il Real, sarebbe importante che Gladbach e Shakhtar pareggiassero visto che anche in caso di vittoria degli ucraini, si sarebbe un’altra squadra a 7 punti e dunque lontana per i nerazzurri.

Adesso ci sarà la sosta, una buona notizia per l’Inter che potrà provare a trovare un assetto tattico ben preciso in vista del rush finale.

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Inter e Conte, il trequartista sta costando caro

La prestazione dell’Inter, visto che di fronte c’era pur sempre il Real Madrid, non è stata così terrificante. Il problema principale riguarda i molteplici fattori che al momento non sembrano avere un posto preciso all’interno dello scacchiere di Antonio Conte: dalla poca concretezza sotto porta ad una vulnerabilità difensiva che raramente è stata usuale nelle squadre dell’ex Juventus, fino ad arrivare alla fissazione sul trequartista.

Le migliori cose, durante l’era Conte, l’Inter le ha fatte vedere con il classico 3-5-2 dell’ex ct della nazionale italiana. Dall’inizio di campionato a questa parte si sta insistendo però sul 3-4-1-2 e dunque sull’inserimento di un trequartista tra le linee a supporto dei due attaccanti.

Il modulo, adottato qualche volta anche l’anno scorso, sembrava fatto ad uso e consumo di Eriksen, utilizzato soprattutto per facilitare l’inserimento del danese. L’ex Tottenham sembra però essere abbastanza lontano dalle idee di Conte e nonostante provino a metterlo a suo agio, non sta riuscendo ad incidere. Il tecnico nerazzurro sta però insistendo sul trequartista anche senza il danese: spesso stiamo vedendo Barella in quel ruolo. Nonostante l’ex Cagliari sia probabilmente il migliore dei nerazzurri nell’ultimo periodo (assieme a Lukaku), il modulo sta sensibilmente nuocendo alla salute e ai meccanismi di tutta la squadra.

Vidal e Brozovic sono chiamati ad un lavoro di copertura diverso da quello al quale sono abituati, lo stesso Hakimi dovrebbe dare una mano più importante in fase difensiva ma spesso viene sorpreso. Inoltre la presenza del trequartista obbliga la squadra ad un pressing alto e ad una linea difensiva quasi vicina al centrocampo, una caratteristica non nelle corde dei centrali nerazzurri (non proprio velocissimi).

Insomma, il 3-4-1-2 sta rovinando quanto di buon fatto nella scorsa stagione e non sta dando i frutti sperati: Conte cambierà o insisterà ancora su questa strada?

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