Inter, la pagella mercato dei nerazzurri. Tra ritorni e i non sacrifici

Mercato Inter

(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

Si è finalmente chiusa la sessione estiva di calciomercato 2022/2023. In questo articolo faremo il punto su come si sia mossa l’Inter, tra acquisti e cessioni e se i nerazzurri si sono meritati un voto alto a fine mercato.

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(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

Mercato Inter, il ritorno di Lukaku è un colpo enorme. “Rimpianti” Bremer e Dybala, ma tutti i big sono restati

Ora può parlare solo il campo. L’Inter ha fatto le sue scelte e con la rosa composta in quest’estate deve provare a fare una grande stagione tra Serie A e Champions League.

L’estate nerazzurra era partita con un obiettivo, dichiarato anche dal direttore dell’Area Tecnica Giuseppe Marotta. Consegnare ad Inzaghi una rosa pronta il prima possibile in vista di una stagione compressa ed anomala, per via del Mondiale in Qatar a novembre.

E il grosso dei colpi è infatti avvenuto nel mese di giugno. L’Inter ha infatti ufficializzato gli arrivi a parametro zero del portiere André Onana dall’Ajax e di Mkhitaryan dalla Roma con le stesse modalità.

Ha chiuso poi velocemente due prestiti con gli arrivi dei giovani Kristjan Asllani (dall’Empoli con un diritto fissato a 10 milioni di euro) e di Raoul Bellanova dal Cagliari (prestito di 3 milioni e diritto fissato a 10).

Ma ovviamente il colpo dell’estate nerazzurra è stato il ritorno di Romelu Lukaku. Una trattativa che sembrava impossibile, ma che grazie alla ferrea volontà del bomber belga di tornare all’Inter e anche all’apertura della nuova proprietà del Chelsea è stata possibile.

Lukaku è tornato con la formula del prestito oneroso (8 milioni di euro), in un’operazione che ha fatto felici tutti i protagonisti in causa.

l’arrivo (o meglio il ritorno) di Lukaku ha però precluso l’arrivo di un obiettivo di mercato dei nerazzurri. Non è un mistero che l’Inter aveva puntato Paulo Dybala, uno dei più ghiotti parametri zero sul mercato.

Ma per spazio in rosa e possibilità salariale, l’Inter ha fatto la sua scelta e ha preferito puntare sull’attaccante dello Scudetto 2020/2021 piuttosto che sulla Joya, andato poi alla Roma.

Un’altra parziale delusione può essere definita in quel di luglio, quando nonostante un corteggiamento di mesi l’Inter non è riuscita a chiudere per Gleison Bremer.

I nerazzurri avevano in mano il difensore del Torino, ma il troppo tergiversare dei meneghini ha poi rimesso in corsa la Juventus, che con il denaro fresco proveniente dalla cessione di de Ligt ha potuto fare un’offerta irriunciabile ai granata per il difensore.

Va detto che comunque l’Inter anche avesse potuto, difficilmente si sarebbe spinta fino a 50 milioni di euro per Bremer, cifa ritenuta eccessiva dalla dirigenza nerazzurra.

Dopo i colpi mancati però, l’Inter può esultare per essere riuscita a trattenere tutti i titolari (a parte Perisic che ha però scelto di non rinnovare). Il +60 milioni di euro richiesto dalla proprietà sembrava un’incombenza fatale, ma i nerazzurri hanno eretto un muro soprattutto per Skriniar, richiesto tutta l’estate dal PSG ma rimasto poi a Milano.

L’Inter se la è saputa cavare con due cessioni minori, incassando 40 milioni di euro dalle vendite di Andrea Pinamonti al Sassuolo e del Primavera Cesare Casadei al Chelsea, entrambi per circa 20 milioni.

Se da lato acquisti l’Inter non ha (anche per possiblità limitate), fatto un mercato esplosivo, i nerazzurri sono riusciti a liberarsi di alcuni giocatori ormai inutili al progetto e pesanti nell’ingaggio come Sanchez, Vidal, Vecino e Ranocchia.

L’ultimo colpo è arrivato ieri, con l’Inter che ha chiuso per Francesco Acerbi. L’ex Lazio è stato scelto come rinforzo difensivo dei nerazzurri.

Infine cosa dire del mercato nerazzurro? Certmente il ritorno di Lukaku è una gemma che sposta gli equilibri nel’11 titolare a disposizione di Simone Inzaghi. Qualche dubbio sul colpo Mkhitaryan e attesa per i giovani Asllani e Bellanova, oltre che per Onana.

L’impressione è che l’Inter abbia un 11 molto forte e che possa competere per lo Scudetto, ma che forse la differenza tra i titolarissimi e le loro riserve sia davvero troppo livellata. Uno squlibrio di rosa, che i nerazzurri potrebbero pagare.

In ogni caso con un Lukaku in più e con nessuna cessione illustre (considerati anche i limiti della proprietà), l’Inter si merita almeno un 7 e può presentarsi alla Serie A come una contender forte.