Italia, Gravina non dimentica: “Mancini? Tanta amarezza”

Gravina, stoccata a Mancini - OneFootball

Gravina non dimentica Mancini. Il presidente della FIGC torna sul burrascoso addio dell’ex CT della Nazionale italiana, svelando alcuni particolari del bollente scorso agosto.

Le dimissioni di Roberto Mancini da CT della Nazionale italiana sono state un fulmine a ciel sereno. Lo scorso 13 di agosto il tecnico ha lasciato la guida degli azzurri improvvisamente. Tante le ipotesi, fra elementi dello staff imposti o convocazioni guidate.

In realtà Mancini era pronto a sbarcare in Arabia Saudita, dove lo attendeva un ricchissimo contratto da commissario tecnico della nazionale del Paese. Offerta che a detta dell’ex numero 10 della Sampdoria è arrivata dopo le dimissioni, anche se le tempistiche sono quantomeno singolari.

E della vicenda è tornato a parlare Gabriele Gravina. Il presidente della FIGC infatti è stato intervistato dalle Iene – così come Mancini – e ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni.

Gravina su Mancini: “Ha sbagliato i modi e i tempi”

Mancini e Gravina dopo la vittoria di Euro 2020 – OneFootball

“Non riesco ancora a rimuovere l’amarezza che ho provato” ha confessato Gravina, “Abbiamo condiviso cinque anni di emozioni fortissime e un risultato storico. Come puoi rinnegare tutto?“.

E prosegue: “Tutti abbiamo delle fragilità. Lui ha espresso le sue con qualche dichiarazione a mio avviso non corretta. Ma io non posso vivere pensando solo a quelle dichiarazioni”.

Sui possibili segnali di un addio: “Io e Roberto non abbiamo mai parlato di questo tema, né nei cinque anni né un minuto prima del momento in cui ha manifestato la volontà di dimettersi. Diciamo che ha avuto dei tentennamenti nei minuti prima di mandare la PEC“.

Infine, sulle sue sensazioni: “Non so se mi sento tradito, ma ripeto che non riesco a rimuovere l’amarezza. Credo abbia sbagliato nei modi e nei tempi. Vi garantisco che non mi sarei mai opposto al suo addio, perché di fronte alle offerte che si sono lette sulla stampa, sarebbe stato impossibile non accettarle. E non sarebbe rimasto con entusiasmo”.