Italia, i 54 esordienti con Mancini: chi ha lasciato il segno

Italia esordienti

(Photo by Mattia Ozbot/Getty Images)

Dopo la non qualificazione ai Mondiali del 2018 venne chiamato Roberto Mancini e il nuovo CT dell’Italia si è sempre contraddistinto per dare spazio a nuovi esordienti. Tanti giovani per fondare un nuovo progetto, qualche scommessa e alcuni esperti per coprire lacune che restavano. In quattro anni, Mancini ha fatto debuttare 54 nuovi giocatori azzurri. Solo ieri sera nell’amichevole contro l’Albania è arrivato il momento per Pinamonti, Fagioli e Pafundi. Di questa enormità di calciatori, però, solo una parte è entrata totalmente nel progetto azzurro.

 

Gli esordienti di Mancini: chi ha fatto le fortune dell’Italia

Il migliore, senza dubbio, è Nicolò Barella. Il centrocampista dell’Inter ha esordito il 10 ottobre 2018 contro l’Ucraina e da lì ha collezionato 41 presenze ed 8 gol con la Nazionale. Un numero di reti che lo rende il capocannoniere dell’era Mancini con Immobile e Belotti. Titolare come mezzala, è diventato insostituibile. Buon percorso anche per Domenico Berardi del Sassuolo che ha esordito a giugno 2018, tardi per le prestazion che era abituato ad offrire da anni in Serie A. Per lui 6 reti in 24 presenze. Non è titolare, vista la concorrenza, ma quando sta bene è sempre convocato. Giovanni Di Lorenzo del Napoli è stato il sostituto naturale di Florenzi ed è stato preferito quasi sempre a Calabria. Ha debuttato nell’ottobre 2019 e dopo 24 presenze e 3 gol è molto difficile che qualcuno gli tolga la maglia da titolare. Ruolo importante nelle turnazioni a centrocampo anche per Manuel Locatelli della Juventus. Il centrocampista ha esordito nel settembre 2020 e in 24 gare ha segnato 3 gol.

I ragazzi del nuovo corso

(Photo by Mattia Ozbot/Getty Images)

Dopo la vittoria degli Europei e l’eliminazione dai Mondiali del 2022, Roberto Mancini ha dato definitivamente spazio ad alcuni calciatori ampliando ancora l’interesse verso giovani prospetti. Alessandro Bastoni dell’Inter ha raccolto l’eredità di Giorgio Chiellini nella parte sinistra della difesa. L’esordio è arrivato due anni fa, ma è da questa stagione che ha conquistato la titolarità. Sta dimostrando di meritare una maglia da titolare, invece, Sandro Tonali del Milan. Le prestazioni con il club sono ottime, con l’Italia paga la presenza di Verratti, Barella e Pellegrini, ma con Locatelli è il primo cambio e può cambiare le gerarchie. Raspadori e Scamacca hanno esordito nel 2021 quando erano al Sassuolo e sono l’immediato futuro della Nazionale. Interpretazione diversa del ruolo di centravanti, Raspadori può fare anche l’ala sinistra, mentre Scamacca è il designato post-Immobile. Con un posto occupato da Chiesa, l’altro se lo giocano proprio Raspadori, Berardi e un Nicolò Zaniolo che vuole prendersi la maglia azzurra. Tra infortuni e questioni caratteriali ha perso qualche treno di troppo, ma Mancini dimostra di avere ancora fiducia. Attenzione, però, a Grifo. L’ha fatto esordire nel 2018 e ha trovato pochissimo spazio, ma in una Nazionale che spesso ha fatto fatica in avanti le sue qualità potrebbero essere utili. Sulla sinistra sta trovando spazio Federico Dimarco in una stagione molto positiva. Se la gioca con Spinazzola e, chissà, con Udogie quando arriverà il momento.

Le scommesse

(Photo by Mattia Ozbot/Getty Images)

All’inizio fu Zaniolo che ancora doveva esordire in Serie A. Poi Tonali, convocato da giocatore ancora di Serie B. Prima di ieri, l’ultima era stata Wilfried Gnonto. Il ragazzo ex Primavera dell’Inter faceva sfracelli allo Zurigo e in una fase di estrema difficoltà realizzativa Mancini ha voluto puntarci. 19 anni, 7 partite e un gol. Dà l’impressione di poter essere il futuro dell’Italia. Contro l’Albania, però, è arrivato il momento di Simone Pafundi. Un talentuoso ragazzo del 2006 della Primavera dell’Udinese di cui gli esperti parlano benissimo da almeno due anni. Probabilmente ci vorrà ancora qualche tempo per vederlo in pianta stabile con l’Italia, ma la strada sembra buona.

Le comparse

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Come prevedibile visto il numero, tanti esordienti sono state comparse. Chi per età, chi per un calo di rendimento, chi per migliori alternative nel ruolo. Tra questi ci sono sicuramente Pavoletti, Lasagna, Mandragora, Joao Pedro, Baselli, Caldara, Piccini e Izzo su tutti.