Portogallo, Ronaldo annuncia: “Sarà il mio ultimo Mondiale”

Ronaldo Portogallo

(Photo by Octavio Passos/Getty Images)

Cristiano Ronaldo continua a far parlare di sé nell’esplosiva intervista in due parti rilasciata negli studi di Piers Morgan, in cui l’asso portoghese ha potuto “sfogarsi” a tutto tondo su tutti gli aspetti della sua carriera, dalle problematiche vissute al Manchester United fino alle questioni con il Portogallo. La prima parte del confronto è andata in onda nella giornata di ieri, mentre la seconda si è da poco conclusa con diverse importanti rivelazioni circa il suo futuro e le sue sensazioni attuali. Ecco le sue dichiarazioni, riportate dal Mirror.

(Photo by Octavio Passos/Getty Images)

Portogallo, Cristiano Ronaldo annuncia che questo sarà il suo ultimo Mondiale

Sul suo futuro
“È difficile da dire in questo momento, è perché, noi, il mio umore è in questo momento per la Coppa del Mondo. Probabilmente è la mia ultima Coppa del Mondo, ovviamente, la mia quinta Coppa del Mondo. Non so cosa succederà dopo la Coppa del Mondo, ma come vi ho detto prima, e lo ripeto, i tifosi saranno sempre nel mio cuore. E spero che siano stati dalla mia parte, anche se io tornerò, o se non torno, o se rimango o qualsiasi altra cosa. Nessuno è perfetto. Gli episodi nella vita che tutti abbiamo fanno parte degli esseri umani, fa parte di me essere un essere umano e anche un padre. Mi impegnerò sempre errori. Ma non lo so, è difficile dire in questo momento cosa succederà alla Coppa del Mondo perché il mio obiettivo è la Coppa del Mondo, per la nazionale portoghese”.

Come hai fatto ad avere una carriera cosi lunga?
“Per me è una domanda stupida. Cosa dicono le persone? Non sono la stessa cosa. Nessuno è lo stesso. Giorno dopo giorno stiamo invecchiando. Ognuno di noi, capisci, è normale. Devi adattarti. E penso che nessuno in questo gioco abbia questo cervello che si adatta alla sua età. Non sono, non voglio essere presuntuoso nel dire che sono lo stesso di quando avevo 20 anni. Certo, no. Mi adeguo e sono intelligente per conoscere la mia forza, cosa sono bravo a fare. E sto ancora giocando ad alto livello e segno gol, e continuerò a segnare gol. Se la mia mente è chiara e felice. E se le persone mi circondano, mi stanno aiutando ad essere un giocatore di successo, soprattutto l’allenatore, il presidente, i dirigenti… Ma quando senti che l’energia non ti circonda è difficile per te essere te stesso, che è quello che è successo con me”.

(Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP via Getty Images)

Il Manchester United…

Sul Manchester United
“Quando sono arrivato al Manchester United, sono sempre stato disponibile ad aiutare la squadra a fare le cose buone, a mettersi nei posti giusti, a competere con le migliori squadre. Ma è difficile quando ti tagliano le gambe e non gli piace che tu brilli e non ascoltano i tuoi consigli. Penso di avere parole da consigliare al club perché i trofei sono uno individuale e collettivo. può aiutare molto, ma quando l’infrastruttura non è buona…”