Italia, Mancini: “Sapevamo di poter fare cose speciali all’Europeo”

E’ finito da poco l’atteso intervento al Festival dello sport, a Trento, da parte del C.T. della Nazionale, Roberto Mancini. Con un collegamento via streaming direttamente dal ritiro di Coverciano, come riportato dal sito della Gazzetta dello Sport, il tecnico ha subito parlato della sconfitta rimediata in Nations League: “Dopo 37 partite senza sconfitte, ovviamente un po’ ci dispiace. L’atteggiamento è stato quello giusto, rispettavamo la Spagna che è un avversario formidabile, il primo tempo è stato molto equilibrato, poi l’espulsione ha condizionato l’andamento del match. Però abbiamo dimostrato di essere cresciuti, di appartenere ormai a quel livello”. Come sempre Mancini, si dimostra essere un grande estimatore del gruppo e della sua forza, mai una critica diretta ai suoi ragazzi, specialmente davanti ai microfoni, anzi dimostra grande merito al suo gruppo e ai risultati ottenuti.

Restando in tema Europei il C.T. ci ha tenuto a soffermarsi su alcuni singoli giocatori: “Sapevamo di poter fare cose speciali. Locatelli sarebbe stata la nostra arma in più ai Mondiali del 2022, il rinvio di un anno dell’Europeo gli ha permesso di maturare. Chiesa all’inizio non era in condizioni ideali ma poi ha dimostrato tutte le sue qualità. Abbiamo giocato tutti e tutti hanno messo il loro mattone, in nazionale non ci sono gerarchie. E poi ai rigori avevamo Gigio Donnarumma, il più forte portiere del mondo”. 

Infine il tecnico che sa essere sempre un gentiluomo, commenta con naturalezza in chiusura su Balotelli in nazionale:  “Con Mario sono vaccinato… se farà bene, perché no”.