Juventus, Allegri: “Con l’Inter era scontro Scudetto. Al Cagliari concesso poco”

Patto Agnelli Allegri

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Al termine del match contro il Cagliari, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha analizzato ai microfoni di Sky Sport, la vittoria per 1-2 nella sfida giocata questa sera alle 20:45, posticipo serale del sabato di Serie A.

Cagliari-Juventus, le dichiarazioni di Allegri nel post-partita

Stavolta i complimenti vanno bene? “Sì, non mi piace riceverli quando perdo. Preferisco le critiche quando vinciamo. Nessuno si ricorda della partita di domenica scorsa, ha vinto l’Inter che viaggia verso lo Scudetto e si parla di loro. Magari qualcuno vuole stravolgere anche questa partita. I primi risultatisti sono i giornalisti, vogliono far sembrare il calcio bello, poi uno vince… Fino al 75′ con il Villarreal tutti i siti parlavano bene, poi disastro. Cosa vale il giudizio? Giustamente il risultato.

Le critiche a me fanno bene, qualcuno però a volte la dice sempre troppo grossa. Non solo su di me, ma sul calcio in generale. Quando smetterò magari qualcuno tornerà a parlare dell’ABC del calcio, ovvero di come si calcia, si stoppa, si marca in area. Stiamo andando dietro cose che non esistono. In Italia siamo fatti in un certo modo, ma abbiamo vinto 4 volte il campionato del Mondo. Capello ha detto bene, siamo andati dietro 15 anni al calcio di Guardiola: lui era avanti a noi e poi ha cambiato”.

Dybala doveva essere sostituito, poi hai aspettato?

“La partita non aveva grande ritmo, lui poteva darci una mano. Ha fatto belle giocate, come quella del gol. Ad un certo punto poteva avere delle difficoltà, con l’Inter aveva fatto una partita di buona intensità tornando a correre molto e crescendo nell’arco della partita. Sono innamorato dei giocatori che giocano bene a calcio, che stoppano bene la palla. Non l’ho sostituito, ci vuole fortuna”.

Questa doveva essere una partita complicata, forse aveva notato rassegnazione e poca voglia. Lettura sbagliata?

“E’ una lettura giusta, basta essere realisti. Con l’Inter abbiamo perso uno scontro diretto, potevamo ambire allo Scudetto. Dalle due squadre chi vinceva aveva più possibilità di vincerlo, ora i nerazzurri da calendario è quella che è la favorita per farlo. Quando vedi l’obiettivo più vicino, poi ti crolla il mondo addosso. Qui vincere non è mai semplice, era una partita pericolosa. Abbiamo concesso poco e niente al Cagliari. Oggi era una partita da vincere per consolidare il quarto posto, la Roma è lì ed anche la Lazio sta facendo bene”.

Con Dybala hai avuto sempre un bellissimo rapporto: perché lascerà la Juventus?

“Finisce perché ci sono delle storie che nascono e finiscono. Finiscono tra uomini e donne, finiscono tra giocatori e società. Fa parte della vita, il club è stato chiaro ed io vado d’accordo con loro, valutando le cose insieme. Si è fatta questa scelta, poi c’è Dybala che si sta impegnando molto. Si è infortunato, non è il Paulo che conosciamo, può darci molto in questi ultimi quaranta giorni. Si sta dimostrando un professionista, anche gli altri che sono in scadenza”.