Juventus, McKennie è sempre il migliore in campo

Chi non conosceva Weston McKennie probabilmente è rimasto stupito dal rendimento dell’americano. L’unica cosa sorprendente in questi primi mesi in bianconero riguarda la fase realizzativa, molto più spiccata del solito.

Juventus, McKennie è letteralmente inamovibile

Basti pensare che prima dei 4 gol di questa stagione, McKennie aveva collezionato 9 reti in più 100 presenze fin qui in carriera. L’andamento delle sue prestazioni con Pirlo è sorprendente però sotto tanti punti di vista, soprattutto per quanto concerne l’aspetto tattico: l’ex Schalke è l’uomo in più dello scacchiere bianconero, quello che permette di avere superiorità numerica in area di rigore. McKennie inoltre offre un’ottima copertura in fase di non possesso dove, dotato di più polmoni molto probabilmente, si distingue per le molteplici zone di campo in cui riesce a farsi trovare pronto, sia per recuperare la palla che per riceverla.

Il tocco in più di questi suoi primi mesi è però senza dubbio l’inserimento: spesso e volentieri i due attaccanti si allargano e lui ne approfitta inserendosi sempre in maniera puntuale e precisa ed acne per questo motivo i gol stanno arrivando con continuità. Come detto, fin qui, sono 4 i gol segnati con anche due assist collezionati in 21 presenze stagionali. Inoltre c’è da far emergere anche il dato relativo alle ammonizioni: appena 3, pochissime per uno che fa il lavoro che offre lui in fase di copertura.

Con lui in campo la Juventus risulta più compatta e più dinamica: basti pensare che in 2 delle 3 sconfitte stagionali della Juventus lui è entrato soltanto a gara in corso per gli ultimi minuti della partita. Pirlo col tempo ha capito di non poterne fare a meno di dover necessariamente fondare su di lui un centrocampo che finalmente sta trovando la quadratura del cerchio. Arthur e Bentancur sembrano essere i partner perfetti, anche nel momento in cui Pirlo potrebbe decidere di schierare Dybala, Morata e Ronaldo tutti insieme.