Juventus, Milik: “Felice di essere qui, era dai tempi di Napoli che…”

Uno dei protagonisti di questo particolare periodo in casa Juventus è Arek Milik, attaccante ex Napoli giunto nei confini piemontesi dopo una complicata parentesi al Marsiglia. L’attaccante polacco ha recentemente rilasciato un’intervista a L’Equipe, in cui ha raccontato il suo momento a Torino e alcune situazioni inerenti al suo passato, tra Napoli e l’esperienza francese. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da CM.com.

(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Juventus, le dichiarazioni di Arek Milik a L’Equipe

Sulle indicazioni di Allegri
“Parlo bene l’italiano e questo è un vantaggio importante. Non ho problemi a capire l’allenatore e tutte le istruzioni che mi dà”.

L’aspetto tattico
“Qui in Italia c’è molta più tattica, sia in allenamento che in partita. In Francia invece ci sono molti più spazi per giocatori rapidi, o esterni di fascia che corrono tanto”.

Su Tudor
“Sta facendo delle scelte ottime. Sono scelte che faceva anche in Serie A”

L’esperienza a Marsiglia
“Al Marsiglia ho fatto bene, ma potevo fare molto meglio e lo so bene. Qualche volta però per fare meglio, soprattutto con le mie caratteristiche, hai bisogno di ottime persone attorno a te, che giochino anche loro per te”.

Il passaggio alla Juventus
“I contatti per il mio trasferimento sono iniziati prima della sfida contro il Nantes, nella quale sono rimasto in panchina. La Juventus mi inseguiva sin da quando ero a Napoli, ma allora non fu possibile trovare l’incastro. Siamo felici di esserci ritrovati oggi”.

Sull’attacco a due
“In quasi tutte le partite che ho giocato a Torino avevo un altro attaccante di fianco, penso che così sia più semplice perché hai più soluzioni”.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

I numeri in bianconero

Il polacco ha finora realizzato 4 reti in 11 partite con la maglia bianconera, dimostrando di essersi subito adattato alla squadra e ai compiti richiestigli da Massimiliano Allegri. Milik inoltre è stato tra i più positivi della rosa in questo difficile momento, tanto da guadagnarsi il posto da titolare in quasi tutti gli impegni.